CORALLI, Mare dei (A. T., 166-167)
Nome dato dal navigatore inglese Flinders al bacino, dipendente dall'Oceano Pacifico, ben delimitato fra la costa nord-orientale dell'Australia, la parte SE. della Nuova Guinea, l'arcipelago delle Luisiade, le Salomone meridionali, le Nuove Ebridi e la Nuova Caledonia; il limite meridionale è costituito dalla platea fra l'Australia e la Nuova Caledonia, ove sorgono le isole Chesterfield, Bellona e altri isolotti e scogli più a O. Il bacino, grande all'incirca 4000 kmq., può dividersi in due parti, una meridionale, poco profonda (Platea del Queensland, Platea Mellish), e una settentrionale a forma di conca allungata da NO. a SE., che scende a 4680 m. Le coste che circondano il Mar dei Coralli, orlate da barriere e scogliere coralline, sono poverissime di approdi, e per la frequenza delle formazioni coralline tutto il bacino è di navigazione difficilissima, sicché non ha valore, finora, per le relazioni fra le opposte rive. Esso è tuttavia percorso dalle linee che, provenendo dallo Stretto di Torres, fanno capo ai porti dell'Australia orientale (Brisbane, Sydney) e da quelle che uniscono questi porti direttamente con il Giappone (Yokohama).