Seguace di Ario (m. poco dopo il 363). Presente al Concilio di Antiochia (341) e a molti altri sinodi, tra cui quello contro Fotino (351). È l'autore della formula acaciana approvata dal Concilio di Rimini (359). Fu perseguitato da Giuliano l'Apostata e, per i tormenti subiti, è venerato come martire dalla Chiesa greca.