MARULO (Marulić), Marco
Apologista e umanista dalmata, nato a Spalato il 1450 ed ivi morto il 1524. Studiò a Padova; a Spalato prima visse spensieratamente, poi condusse vita solitaria, assorto in studî filosofici e in meditazioni ascetiche. M. è il più caratteristico rappresentante degli umanisti dalmati che agirono e scrissero nello spirito del Rinascimento cristiano.
Imbevuto di cultura classica e ispirato da profondo sentimento religioso, compose soprattutto opere morali, religiose, in latino, che gli diedero grande fama ed ebbero parecchie edizioni e traduzioni in varie lingue. In latino egli scrisse anche opere storiche per lo più di argomento dalmatico. Come poeta croato è noto per alcuni componimenti epici - specie per il poemetto religioso Judita (1525), parafrasi del racconto biblico di Giuditta - e per parecchie poesie didattiche, religiose e scherzose, che cronologicamente si possono considerare fra le prime opere della letteratura croata di Dalmazia, ma che hanno scarso valore artistico. Al M. si ascrive anche qualche saggio di prosa croata: sono singole versioni di opere prosastiche latine. Parecchie sue opere croate sono o sembrano versioni dal latino e dall'italiano. Principali sue opere latine: De institutione bene beateque vivendi (1506), Evangelistarium (1510).
Ediz.: Pjesme M. Marulića, in Stari pisci hrvatski, I, Zagabria 1869 (contiene tutte le opere croate, ma fra queste alcune che non sono sue).
Bibl.: P. Kasandrić, M. Marulić, Život i djela, nell'ed. della Judita, Zagabria 1901.