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Martinèlli, Marco

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Regista italiano (n. Reggio nell'Emilia 1956). Tra i fondatori, nel 1983, del Teatro delle Albe di Ravenna, è fautore di un teatro caratterizzato da una intensa fisicità e da una narratività elementare, ispirato alla commedia dell'arte e all'esperienza di D. Fo. Mira a offrire una lettura della realtà contemporanea sovrapponendo i registri del comico e del tragico: un teatro meticcio e interetnico, arricchito dalla contaminazione con il teatro africano. Tra i suoi lavori: Ruh. Romagna più Africa uguale (1988); I ventidue infortuni di Mor Arlecchino (1993), singolare rielaborazione goldoniana, imperniata sulla figura di un Arlecchino nero; Zitti tutti! di R. Baldini (1994); All'inferno! (1996), affresco di storie strampalate liberamente tratte da commedie di Aristofane; I polacchi (1999), rilettura apocalittica e clownesca in dialetto romagnolo di A. Jarry; Le due calebasse, racconto magico (1999), ispirato alle tecniche narrative della tradizione dei griot, i cantastorie africani; L'isola di Alcina del poeta romagnolo Nevio Spadoni (1999) e Baldus (2000, da T. Folengo), nell'ambito di una riscrittura contemporanea e degradata dall'antica tradizione epica italiana. Fra i lavori successivi: Sogno di una notte di mezza estate (2002, da W. Shakespeare); Salmagundi (2004); La canzone degli F. P. e degli I. M. (2005, da Il mondo salvato dai ragazzini di E. Morante); Leben (2008), storia di un giovane diavolo cacciato dall'inferno che finisce  sulla Terra e scopre a sue spese come il genere umano abbia affinato il proprio lato oscuro, riuscendo a prodursi in sublimi esercizi di violenza e sopraffazione. Curatore nel 2008 della regia di Rosvita e Stranieri di A. Tarantino e nel 2009 di quella di Ouverture Alcina, dei suoi lavori più recenti si segnalano i testi e la regia di Detto Molière e Rumore di acque (entrambi nel 2010), Pantani (2012), Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi (2014, che ha ispirato anche l'omonima opera del suo esordio cinematografico, diretta nel 2016) e Slot Machine (2015).

Vedi anche
Martóne, Mario Regista teatrale e cinematografico italiano (n. Napoli 1959). Dopo alcune prove sperimentali (Avventure al di là di Thule, Faust), fondò nel 1978 il gruppo teatrale Falso Movimento, proponendo, con L'incrinatura e Musica da camera, una sorta di teatro-immagine basato su installazioni e studi d'ambiente. ... Albertazzi, Giorgio Attore e regista (Fiesole 1923 - Roccastrada 2016); interprete raffinato e sensibile del teatro classico (Giulietta e Romeo, 1954; Amleto, 1963, a Verona per la regia di F. Hauser, e Amleto, 1963, per la regia di Zeffirelli) e del teatro moderno (La ragazza di campagna di Odets, 1955; Requiem per una ... Paravidino, Fausto Drammaturgo, attore e regista italiano (n. Genova 1976). Ancora adolescente ha messo a frutto il suo talento recitando nella compagnia La soffitta (Acqui Terme); tuttavia, deciso a superare gli angusti confini della provincia alessandrina, a soli vent’anni si è trasferito a Roma, dove ha scritto e diretto ... Büchner, Georg Büchner ‹bü´h'nër›, Georg. - Scrittore (Goddelau, Darmstadt, 1813 - Zurigo 1837). Studiò medicina e scienze. Indole irrequieta, ricca di fermenti liberali e rivoluzionarî, mostrò nelle sue opere drammatiche (Dantons Tod, 1835; Leonce und Lena, rappr. 1836 e Woyzeck, postumo) e nella novella ironico-romantica ...
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Vocabolario
martinèllo
martinello martinèllo s. m. [der. del nome proprio Martino]. – 1. a. ant. Congegno (detto anche martinetto) che serviva a tendere la corda della balestra; consisteva in una coppia di ruote dentate, una delle quali, ruotando, tendeva la...
martinèlla
martinella martinèlla s. f. [der. del nome di s. Martino, in quanto protettore dei soldati]. – 1. Nome dato nel medioevo a Firenze a una campana che nell’imminenza di una guerra era innalzata sopra l’arco della porta di S. Maria e suonava...
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