Console (219 a. C.) ebbe, insieme con Paolo Emilio, il comando della seconda guerra illirica. Ambedue celebrarono il trionfo ma furono successivamente processati, forse per l'ingiusta spartizione del bottino o per peculato. L. fu condannato e si ritirò a vita privata. Eletto di nuovo console (207) insieme con Gaio Claudio Nerone, contribuì alla sconfitta di Asdrubale al Metauro; in seguito fu censore (204). Il cognome gli venne dato per avere istituito una tassa sul sale.