Sacerdote e patriota (Fratta Polesine 1784 - ivi 1848). Cappellano a Fratta, fu condannato a morte come carbonaro, ma gli fu commutata la pena in 15 anni di carcere allo Spielberg; fu graziato nel 1828. È ricordato da Pellico (Le mie prigioni) e da Andryane (Mémoires d'un prisonnier d'État).