AGRATE, Marco Ferreri d'
Scultore lombardo nato ad Agrate (Como) sui primi del sec. XVI, morto dopo il 1571. Circa il 1534, col fratello Gianfrancesco, era occupato a rivestire di marmi la cupola di Santa Maria della Steccata di Parma; dal 1541 al 1566 lavorava di scultura pel duomo di Milano: il Vasari gli attribuisce un bassorilievo con le Nozze di Canaan. Contemporaneamente era addetto alla decorazione della facciata e dei fianchi della certosa di Pavia, col Bambaia, Andrea Fusina, Cristoforo Solari e altri minori. Difficile è riconoscere la sua personalità, legata soltanto alla fama della statua di San Bartolomeo, simile a quella nel fianco destro della Certosa. Opera indiscutibilmente inferiore alle lodi che le furono sempre concesse, il San Bartolomeo non è un esempio di nobiltà artistica, perché il grande favore di cui gode, è dovuto non a un fatto d'arte, ma alla sua perfezione anatomica. Nel 1571 M. d'A. scolpiva una statua, ora perduta, di S. Francesco di Paola per S. Maria della Fontana. Il Sant'Ambrogio gli attribuisce il sepolcro di Giovanni Conte nella cappella di S. Ippolito in San Lorenzo di Milano (1556), opera già ritenuta di Cristoforo Lombardo. Mediocre seguace dell'Amadeo, M. d'A. riprende le forme del maestro, con crudo accento naturalistico, interrompendo febbrilmente la linea in una ricerca, affatto esteriore, di sensibilità.
Bibl.: J. Sant'Ambrogio, Marco d'Agrate, Milano 1898; F. Malaguzzi-Valeri, in Thieme Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907, s. v.; U. Nebbia, La scultura nel Duomo di Milano, Milano 1908.