EMILIANO, Marco Emilio (M. Aemilius Aemilianus)
Usurpatore dell'Impero, del sec. III d. C. Della sua origine sappiamo solo ch'era di stirpe maura. Nel 253 si trovava come luogotenente imperiale nella Mesia, ove disfece in grande giornata campale i Goti condotti da Kniva. In seguito a questa insperata vittoria, l'esercito, sedotto anche dalle larghe promesse fatte da E., lo proclamò imperatore. Con sorprendente rapidità, E. mosse alla volta d'Italia, mentre i due imperatori Treboniano e Volusiano si movevano lentamente da Roma. I due eserciti si trovarono a fronte a Interamna; che abbia avuto luogo una battaglia, è incerto, ma non tuttavia da escludere. Treboniano e Volusiano, accusati d'impreparazione dalle loro milizie, che si vedevano in poco numero a confronto di quelle di E., vennero uccisi. E. fu allora dal Senato riconosciuto imperatore, tanto più che aveva dichiarato di voler conservare per sé solo i poteri militari, sotto l'autorità senatoria. Questo atto di sommessione ebbe l'effetto di suscitare contro di lui l'ira dei soldati. Giunto a Spoleto, all'annunzio dell'approssimarsi dl Valeriano, che conduceva le milizie della Rezia e del Norico, chiamate in aiuto da Treboniano, F. venne ucciso dai suoi soldati, dopo circa tre mesi d'impero (settembre-ottobre 253). Aveva 40 o 47 anni.
Bibl.: H. Schiller, Gesch. d. röm. Kaiserz., I, II, Gotha 1883, p. 809 segg.; Klebs, Prosopogr. Imp. Rom., I, 25 seg.; id. in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I, 545 seg. Per la cronologia, Aem. Sadée, De imper. Roman. tertii p. Chr. n. saeculi temporibus constituendis, Bonn 1891. Cfr. A. Stein, in Archiv. f. Payrusforsch., VII (1923), p. 30 segg.