Nerva, Marco Cocceio (Marcus Cocceius Nerva)
(Marcus Cocceius Nerva) Imperatore romano (Narni 26-Roma 98). Membro dell’aristocrazia senatoria, fu console nel 71 e nel 90; settantenne succedette a Domiziano e cercò di sostituire al governo militare un principato aristocratico e di ristabilire un certo equilibrio politico. Per questo scopo non poté sottrarsi a compromessi con l’elemento militare, devoto alla memoria di Domiziano. Nel suo breve regno cercò di alleviare le condizioni delle classi povere con alleggerimenti fiscali (così l’abolizione della vigesima hereditatum nelle successioni in linea diretta) e distribuzioni di alimenti. Tentò anche, con scarso successo, l’acquisto da parte dello Stato di grandi proprietà per frazionarle e darle da coltivare a proletari. L’origine senatoria di N. non consentì una vera intesa con l’elemento militare: così, verso la fine del 97, dovette subire l’ammutinamento delle coorti pretorie e l’affronto dell’uccisione in sua presenza dei responsabili della morte di Domiziano; l’adozione di Marco Ulpio Traiano e la designazione di questo come successore significano che N. dovette tener conto dell’importanza dell’elemento militare. Per vari aspetti della sua opera, e in partic. scegliendosi come successore e associandosi nel regno Traiano, N. iniziò quella politica che sarà propria degli Antonini. A lui si deve, inoltre, il completamento del foro iniziato da Domiziano, detto Transitorio, con il tempio di Minerva.