MARCELLO, Marco Claudio (M. Claudius Marcellus)
Nipote e genero d'Augusto. Figlio di Gaio Claudio Marcello e di Ottavia, sorella d'Augusto, nacque nel 42 a. C. Fin dalla prima infanzia fu implicato dallo zio nelle vicende politiche contemporanee: a tre anni, nel 39 a. C., al tempo del trattato di Miseno, era promesso alla figlia di Sesto Pompeo - fidanzamento rotto, come è ovvio, dopo il risorgere della lotta tra Ottaviano e Pompeo -; a tredici anni (29 a. C.) partecipava al trionfo seguito alla vittoria di Azio; a quindici (27 a. C.) accompagnava, insieme con Tiberio, Augusto nella guerra cantabrica. Nel 25 sposava la figlia di Augusto stesso e di Scribonia, Giulia. Già agli antichi parve che questo matrimonio, significasse un'esplicita designazione alla successione, e anzi Plutarco asserisce che in quell'occasione M. fu adottato dallo zio. Ma adozione ed esplicita designazione è probabile che non siano mai avvenuti, benché Augusto dovesse guardare a M. come a uno dei suoi futuri migliori collaboratori. Ciò che non sfuggì a Tiberio e soprattutto ad Agrippa, i quali furono sordamente ostili a M. È probabile che l'allontanamento da Roma di Agrippa circa il 23 a. C. sia da connettersi con questa rivalità. Nel 23 stesso M. era nominato edile curule e col benevolo interessamento di Augusto dava splendide feste. Ma, verso la fine dell'anno, una rapida malattia lo uccideva non ancora ventenne.
La generale simpatia, da cui M. era circondato in vita (di cui sono testimonianza gli epigrammi dell'Antologia palatina, VI, 161; IX, 545), si cambiò in commossa pietà per la sorte del giovane. Ciò che di gentile e di malinconico era nell'atmosfera del periodo augusteo trovò la sua espansione nel compiangere questa morte immatura: basti ricordare i versi di Virgilio, Eneide, VI, 878 segg. e Properzio, IV, 18. Augusto stesso, oltre a dedicare alla memoria del genero il teatro omonimo (11 a. C.), ne pronunciò ai funerali l'elogio funebre, il quale è certo la fonte prima di tutte le caratteristiche di M. che gli storici ci hanno tramandato: caratteristiche (pietà, antica fede, virtù di Romano antico) che possono valere come rappresentazione dell'ideale etico del periodo augusteo. M. fu seppellito nel mausoleo di Augusto in Campo Marzio.
Bibl.: La raccolta dei testi su M. in Gaheis, Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 276 segg., e in G. Klebs, Prosopographia imp. rom., Berlino 1897, I, p. 384 segg. Si v. le opere generali su Augusto e in particolare V. Gardthausen, Augustus u. seine Zeit, Lipsia 1896, I, ii, p. 720 segg. e II, ii, p. 399 segg.