CAR [pron. zar], Marco
Scrittore e critico serbo, nato nel 1859 a Castelnuovo di Cattaro. Fu per molti anni capo cancelliere della dieta provinciale dalmata a Zara. Ora vive a Belgrado. Ai Serbi illustrò in facili e scorrevoli saggi parecchi insigni scrittori stranieri, mentre agl'Italiani (in Fanfulla della domenica di Roma, Rivista contemporanea di Firenze, Il Dalmata di Zara) e ai Francesi (in Nouvelle revue) presentò alcuni dei più caratteristici scrittori slavi.
I libri di viaggio del C. riguardano quasi tutti l'Italia e piacciono per la scorrevolezza e l'eleganza dello stile. Le sue novelle non presentano un talento originale e sono poco note. Negli articoli di estetica e di critica letteraria il C. appare informato ed equilibrato. In generale da tutta l'opera sua emerge una grande ammirazione per l'Italia.
Opere principali: Giosuè Carducci, Ragusa 1884; Venenia, Novi Sad 1891; Nel paese dei Latini, Zara 1894; Attraverso l'Umbria e la Toscana, Belgrado 1895, in Delo; Dal mare e dalle marine (insieme con G. Bersa), Zara 1896; Dall'Adriatico ai Balcani, Zara 1898; Dal campo della guerra dal campo dell'amore, Mostar 1904; La critica letteraria, Novi Sad 1907; Racconti delle marine, Zara 1911; Le mie simpatie, Zara 1913; Lo spirito nazionale nell'arte e nella letteratura, Fiume 1914; Lettere estetiche (da Roma), Belgrado 1920. In italiano: Studi slavi, Zara 1890.
Bibl.: J. Skerlić, Istorija nove srpske književnosti, 2ª ed., 1921; A. Cronia, Italianizzanti all'estero: Marco Car, in Leonardo, I (1925), n. 10.