BELLO, Marco
Figlio di un "ser Giorgio Belli di Venezia", ne ignoriamo la data di nascita, che, però, secondo il Berenson, cadrebbe al 1470. Sposò Franceschina, figlia del pittore e scultore Domenico da Tolmezzo. A partire dal settembre 1511 risulta abitante in Udine dove è ancora, nel 1512, nel 1513, nel 1517, nel 1522. Morì nell'ottobre 1523.
Conosciamo due sole opere firmate del Bello. La Circoncisione, all'Accademia dei Concordi di Rovigo, che è firmata "Opus Marci Belli discipuli Ioannis Bellini", e una Madonna còl Bambino della Staatsgalerie di Stoccarda che reca una firma abbreviata e presenta notevoli analogie stilistiche con l'opera di Rovigo. Queste due opere formano la base per la ricostruzione dell'attività del pittore.
La Circoncisione di Rovigo, forse la sua prima opera, è una copia della Circoncisione di Giovanni Bellini nella National Gallery di Londra e si differenzia dal prototipo per una maggiore geometria dei volumi e per un colorismo più semplificato. Comunque il B. rivela una formazione strettamente vicina a Giovanni Bellini.
Una Madonna con Bambino e santo, pure a Stoccarda, può essere stata eseguita poco dopo la Madonna col Bambino già citata, mentre analoghi caratteri di stile si ritrovano in una Madonna con quattro santi e donatore nella Morgan Library di New York, che potrebbe essere collocata- tra la Circoncisione di Rovigo e le pitture di Stoccarda, forse verso la fine del sec. XV. Intorno agli inizi del secolo successivo è stata posta (F. Gibbons, 1962) la Madonna col Bambino e un donatore della Ca, d'Oro di Venezia. Al medesimo periodo potrebbero appartenere una Madonna col Bambino già nella Collezione Leidi di Bergamo e una Madonna col Bambino e quattro santi già nella collezione Leuchtenberg di Leningrado.
Poco prima del 1505 potrebbe avere dipinto la Madonna col Bambino a S. Trovaso in Venezia, ripresa nello stile dalla Madonna col Bambino già nella collezione Holzmann di Berlino. Altra opera che gli si può attribuire è la Madonna col Bambino della collezione Schrafl di Zurigo, quindi la Madonna col Bambino e quattro santi nella collezione J. S. Bache del Metropolitan Museum di New York, opera in cui lo stesso Giovanni Bellini può aver messo le mani; ugualmente frutto di collaborazione appare la pala votiva a Cornbury Park (Oxford), che venne eseguita sotto la direzione di Giovanni Bellini nel 1505.
F. Gibbons, autore del maggiore tentativo di ricostruzione cronologica, esclude si possano finora indicare opere del B. del periodo udinese. Sottolinea come lo spazio atmosferico appaia sempre più fuso anche se permane sempre una certa semplificazione geometrica. Il B. sarebbe stato quindi sensibile all'evoluzione tonale della pittura belliniana, senza mai rinunciare tuttavia a una certa arcaicità iniziale, che con ogni probabilità l'ambiente udinese non poteva che rinfrancare.
Bibl.: L. Lanzi, Storia pittorica della Italia, Firenze 1834, III, p. 45; V. Joppi-G. Bampo, Nuovo contributo alla storia dell'arte nel Friuli e alla vita dei pittori e intagliatori friulani, Venezia 1874, p. 25; Id., Contributo quarto ed ultimo alla storia dell'arte nel Friuli, in Monumenti storici pubblicati dalla R. Deputaz. veneta di storia patria, s. 4, misc. XII, 1894, p. 25; L. Venturi, Le origini della pittura veneziana, Venezia 1907, p. 408; J. A. Crowe-G. B. Cavalcaselle, History of Painting in North Italy, London 1912, 1, pp. 290 s.; B. Berenson, Italian Pictures of the Renaissance, Venetian School, I, London 1957, pp. 38 s.; F. Gibbons, The Bellinesque painter M. B., in Arte Veneta, XVI(1962), pp. 42-48; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III, pp. 267 s.