KROMER, Marcin
Umanista e storiografo polacco, nato a Biecz presso Cracovia nel 1512, morto il 23 marzo 1589. Studiò a Cracovia e a Bologna, dove si laureò in giurisprudenza. Fu per qualche tempo segretario di Sigismondo Augusto, poi coadiutore del cardinale Osio e, morto questo (1579), vescovo di Varmia.
Combatté la dottrina luterana in quattro dialoghi, scritti dapprima in polacco (1551-54) e da lui stesso tradotti in latino (De falsa nostri temporis et vera Christi religione, Dilingen 1589). Ma, più che con questi e con i saggi umanistici, K. acquistò fama, in Polonia e all'estero, col De origine et rebus gestis Polonorum libri XXX (Basilea 1555), ove egli mise in rilievo parecchi errori dei cronisti più antichi e raccontò la storia polacca difendendo le prerogative del clero, e mostrando una forte avversione per la politica invadente ed egoistica della nobiltà.
Grande notorietà ebbe anche il suo interessantissimo saggio Polonia, sive de situ, populis, moribus, magistratibus et republica Regni Polonici libri duo (Basilea 1577).
Bibl.: A. Eichhorn, Der ermländische Bischof M. K. als Schriftsteller, Staatsmann und Kirchenfürst, Braunsberg 1868; L. Finkel, M. K. historyk polski XVI s., negli Atti dell'Acc. di Cracovia, sez. stor.-fil., XVI.