MARCHESI, Andrea, detto il Formigine
Architetto e intaglíatore, nato a Fonmigine (Modena) tra il 1480 e 1490, morto il 26 giugno 1559 a Bologna dove aveva svolto la sua maggiore attività e dove ha lasciato le sue opere migliori. Nel 1513 il M. costruiva una casa per i padri di S. Francesco; nel 1515 s'iniziava con suo disegno il ricco e bel portico di S. Bartolomeo, innalzato per commissione dei Gozzadini; nel 1526 il M. intagliava un grande soffitto di legno dorato e dipinto per una sala del Palazzo dei notai e provvedeva opere di legno per la cappella del vicelegato nel Palazzo del comune; nel 1521 eseguiva il modello ligneo di una delle porte della facciata di S. Petronio e un altro grande modello della intera chiesa a croce latina secondo le idee e i desiderî di quel momento. Opera non sicuramente sua è il grandioso palazzo Fantuzzi in via S. Vitale (1526-1532) la cui facciata mostra l'influsso delle architetture di Giulio Romano. Diede i disegni (1528) per l'elegante palazzina Calzoni in via Galliera, di cui l'ordinanza architettonica ricorda quella del cortile di Palazzo Venezia a Roma. Nel 1534 il M. rifece parte del ponte sull'Idice a Castenaso e nel 1536 assieme ad Antonio Morandi diresse la ricostruzione della chiesa di S. Procolo. Secondo il cronista Lamo il M. architettò il palazzo Malvezzi-Campeggi in via Zamboni (1522-1548), dove veramente gli arabeschi lapide della facciata tradiscono la mano dell'intagliatore. Poco rimane dei chiostri da lui costruiti a S. Gregorio (Via del Ricovero) nel 1543-1549. Molte ancone e cornici d'altare sono state attribuite al Formigine e chiamate "formiginesche". La grande ancona dell'altare maggiore di S. Martino è certamente sua (docum. del 1554). Per analogia stilistica possono essere a lui attribuite: la porta del Collegio di Spagna (1525), l'ancona della S. Cecilia di Raffaello in S. Giovanni in Monte (1516), quelle dei quadri di Innocenzo da Imola ai Servi (1520) e a S. Giacomo (1536).
Bibl.: F. Malaguzzi-Valeri, L'architettura a Bologna nel Rinascimento, Rocca S. Casciano 1899, pp. 169-176; L. Frati, Andrea da Formigine, in Rass. d'arte, 1921, pp. 45-52; B. C. K., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930; C. Ricci e G. Zucchini, Guida di Bologna, 1930