Uomo politico (Buenos Aires 1868 - ivi 1942), di tendenza democratica, più volte deputato, ambasciatore a Parigi (1916-22); presidente della Repubblica argentina (ott. 1922 - ott. 1927), portò nella sua carica la più rigida probità e un notevole interesse al progresso culturale. Esiliato (1931) per la sua opposizione al governo e quindi, rientrato in patria, internato con l'accusa di aver partecipato a un complotto rivoluzionario (1933), si ripresentò alle elezioni del 1937 ma fu sconfitto.