MARCELLO
. Nella storia della famiglia M., che è una delle più antiche ed è forse una delle poche che abbia una continuità di attività politica fino ai nostri giorni, si registrano alcune date salienti nel sec. XV e nel sec. XVI in eventi assai gloriosi. I nomi dei M. nel quotidiano esercizio della vita politico-amministrativa veneziana si succedono ritmicamente di padre in figlio: la loro partecipazione alla vita politica e militare è soprattutto intensa nel secolo XV, con Giovanni al principio del secolo, podestà di Treviso nel 1428; con Angelo, priore dell'ordine dei Gerosolimitani a Venezia (1431); con Lorenzo; con Andrea, che partecipò alla guerra di Ferrara (1480); con Pietro, attivo negoziatore della pace di Ferrara (1482); con Alvise, cavaliere gerosolimitano, che fra lo scorcio del sec. XV e il principio del sec. XVI, segnando le orme dei predecessori, come Pietro, fu anche buon interprete del sentimento artistico e letterario del rinascimento veneziano; con Antonio, vissuto tra la fortunosa attività militare delle vicende seguite alla lega di Cambrai. Ma sopra gli altri emergono Giacomo Antonio, a cui appartenne il merito della difesa e della liberazione di Brescia investita dal Visconti nel 1438, del ricupero di Verona nel 1440 e dell'audace impresa del trasporto delle navi nell'Adige, e, poi, come provveditore dell'esercito, della resistenza contro i Milanesi; Niccolò, figlio di Giovanni, che dopo avere percorso tutta la carriera nel governo dei reggimenti esterni da Feltre, a Treviso, a Brescia, a Verona, a Udine, fu eletto nel 1468 procuratore di San Marco, e il 13 agosto 1473 fu eletto alla dignità ducale, che tenne per poco più di un anno; Giacomo, figlio di Cristoforo, capitano di Padova nel 1461, provveditore dell'armata nel 1473, generale da mar nel 1483 nell'impresa di Gallipoli, ucciso nel 1484 al posto di comando. A due secoli di distanza il nome dei M. risplende per l'eroismo di Lorenzo (v.); nel sec. XIX Alessandro (1813-1871) fu intendente generale dell'armata nel momento della lotta di Venezia contro l'Austria (1848-1849). Nella genealogia dei M. non si registrano solo uomini di arme e di azione, ma anche celebri letterati, un musico di fama universale, Benedetto (v.), a metà del sec. XVIII.
La famiglia è tuttora vivente, con titolo comitale e baronale. Gerolamo, nato il 16 ottobre 1860 a Venezia, fu dapprima ufficiale di marina, poi deputato al parlamento per le legislature XXII-XXIV, e sottosegretario alle Poste e Telegrafi nei ministeri Salandra. Fu nominato senatore nel 1925.
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