MARCELLO I papa, santo
Fu eletto vescovo di Roma nel 307 dopo la sedisvacanza dovuta alla persecuzione dioclezianea e alla morte di Marcellino (v.). Diede opera a riorganizzare la comunità romana e dovette affrontare la questione dei lapsi, cioè di coloro che durante la persecuzione avevano ceduto e chiedevano di essere riammessi nella comunità. L'atteggiamento di M. dovette essere fermo: ne seguirono disordini che indussero Massenzio a eliminare la persona del vescovo. Forse condannò M. al servizio del catabulum: più probabilmente lo spedì senz'altro in esilio.
L'incertezza delle fonti e le difficili questioni ch'esse presentano non permettono di accogliere molte altre notizie in esse riferite su M.: va peraltro rifiutata l'ipotesi di Th. Mommsen, il quale, per eliminare la difficoltà, pensa che M. non sia mai stato eletto vescovo di Roma, ma che abbia governato la Chiesa durante la vacanza come semplice prete. Tre lettere attribuite a M. (Patr. Lat., VII, coll. 1901-1100) sono false. La festa di M. è celebrata il 16 gennaio. Da lui prese nome uno degli antichi titoli presbiteriali sulla Via Lata.
Bibl.: Liber Pontificalis, ed. L. Duchesne, I, Parigi 1886, pp. lxxiii-lxxiv, xcix, 162-64; Acta Sanctorum, gennaio II, Anversa 1643, pp. 3-14; E. Amann, in Dictionnaire de theol. cath., IX, coll. 1991-1992; E. Caspar, in Zeitschrift f. Kirchengesch., XLVI, N. F., IX (1917), p. 321 segg.; A. Pincherle, in Studi italiani di filologia classica, n. s., VII (1929), p. 131 segg.; E. Caspar, Geschichte des Papsttums, Tubinga 1930, p. 97 segg.