Fiasconaro, Marcello
Italia • Città del Capo (Rep. Sudafricana), 19 luglio 1949 • Specialità: Velocità
Il padre, tenente dell'esercito e maestro di musica, fu fatto prigioniero dagli inglesi durante la Seconda guerra mondiale e fu portato in campo di concentramento in Sudafrica, dove rimase a guerra finita, conservando però la cittadinanza italiana. Nel 1971, dopo che Marcello Fiasconaro si era messo in luce correndo a Stellenbosch i 400 m in 45,9″, la Federazione italiana di atletica lo convinse a venire a gareggiare in Italia, assumendo la doppia nazionalità. Esordì a Genova ai Campionati Italiani indoor e, in luglio a Viareggio, stabilì il record nazionale con 45,5″. Sempre nel 1971 partecipò agli Europei di Helsinki: nella finale arrivò affiancato a David Jenkins e fu il photofinish ad assegnargli il secondo posto ma con lo stesso tempo (45,9″) dell'inglese. Dotato di straordinaria forza fisica, velocità ed endurance, Fiasconaro ‒ che era allenato dal tecnico anglosudafricano Stewart Banner ‒ passò agli 800 m e nel 1973, all'Arena di Milano, stabilì il record del mondo in 1′43,7″, durante l'incontro tra la nazionale italiana e quella cecoslovacca. In seguito una serie di problemi fisici, soprattutto a un piede, ne limitarono la carriera: solo sesto agli Europei di Roma 1974, dove si era presentato in precarie condizioni di forma, nel 1978 fece ritorno in Sudafrica dove iniziò un'attività imprenditoriale nel campo dell'abbigliamento sportivo.