ASTE, Marcello d'
Figlio di Maurizio, barone di Acerno, e fratello minore di Michele, che morì combattendo contro i Turchi sotto le mura di Buda nel 1686, l'A. nacque il 21 luglio 1657 ad Aversa, dove la fan-iiglia si era rifugiata per sfuggire alla peste che imperversava a Roma. Nel 1667 entrò nel Collegio Clementino di Roma e studiò presso quei padri somaschi sino al 1675. Presi gli ordini minori seguì i corsi giuridici alla Sapienza, dove si addottorò in diritto civile e canonico. Innocenzo XI gli assegnò nel 1682 le cariche di giudice della Fabbrica di San Pietro e di presidente della congregazione di Sant'Ivo, l'ufficio di referendario delle Due Segnature e un canonicato in San Lorenzo in Damaso. Alessandro VIII tra il 1689 e il 1691 lo nominò uditore di Camera, gli concesse un canonicato nella basilica di San Pietro in sostituzione di quello in San Lorenzo in Damaso, lo creò consultore del Sant'Uffizio e membro di varie congregazioni: dei Riti, dell'Immunità, della Visita apostolica, di Avignone, di Loreto, di Fermo e Concistoriale.
Ordinato prete il 13 genn. 1692, due giorni dopo Innocenzo XII lo creò vescovo assistente al soglio pontificio, e il 10 dic. 1692 arcivescovo in partibus di Atene, destinandolo alla nunziatura apostolica di Lucema, di cui l'A. prese possesso nel marzo dell'anno successivo. In Svizzera l'A. rimase sino al maggio del 1695, sostenendo dure lotte con i riformati, specie in occasione della decisione della dieta dei Grigioni di estromettere dal cantone i cappuccini.
Dopo il suo ritorno a Roma, il 3 sett. 1695 Innocenzo XII nominò l'A. segretario della congregazione dei vescovi e regolari e il 30 giugno 1698 gli affidò la legazione di Urbino in sostituzione del cardinale Lorenzo Altieri. Il 14 nov. 1699 l'A. fu assunto alla porpora col titolo di San Martino ai Monti e il 3 febbr. 1700 fu trasferito al vescovato di Ancona. Nel conclave per l'elezione di Clemente XI si schierò col gruppo dei cardinali detti "zelanti", che si proponevano di mantenersi equidistanti dalle pressioni delle potenze europee e di scegliere il nuovo pontefice secondo il preminente interesse della Chiesa. Lasciata Ancona al principio del 1709, venne ospitato nel convento di San Domenico a Bologna, dove morì l'11 giugno dello stesso anno.
Fonti e Bibl.: L. M. Pandolfini, Ristretto della vita di Marcello cardinal d'Aste romano vescovo d'Ancona, Roma 1711; L. Karttunen, Les Nonciatures apostoliques permanentes de 1650 à 1800, Genève 1912, pp. 75, 232; L. v. Pastor, Storia dei Papi, XIV,2, Roma 1932, p. 474; XV, ibid. 1933, p. 5; L. Bartoccetti, Serie dei vescovi delle diocesi marchigiane, in Studia Picena,XII (1936), p. 111; R. Ritzler-P. Sefrin, Hierarchia catholica...,Patavii 1952, pp. 21, 49, 83, 103.