MARTINAITIS, Marcelijus
Poeta e critico letterario lituano, nato a Paserbentis il 1° aprile 1936. Compiuti gli studi superiori al politecnico di Kaunas e all'università di Vilnius, e dopo aver lavorato come tecnico delle comunicazioni e in varie redazioni di riviste letterarie, dal 1979 insegna Letteratura lituana all'università di Vilnius.
M. si riallaccia alla tradizione del canto popolare (dainos e raudos) e ne fornisce una nuova, originale interpretazione fondata sulla forza espressiva e ritmica della parola, che trova seguaci nella più recente poesia lituana. Costumi e usi della campagna, richiami mitologici e immagini della natura lituana si fondono nei suoi versi con memorie degli anni di guerra e del dopoguerra. Di contro alla complessità dei temi trattati, spicca la semplicità della forma, spesso elementare, aliena da concettismi e con frequente uso della paratassi.
Fra le raccolte di versi di M. si ricordano: Balandžio sniegas (1962, "Neve d'aprile"), Debesçu lieptais (1966, "Per scale di nubi"), Saulès grçaža (1969, "Il solstizio"), Akiçu tamsoj, sirdies šviesoj (1974, "Nel buio degli occhi, nel chiaro del cuore"), Kukučio baladės (1977, "Le ballate di Kukutis"), Tie patys žodžiai (1980, "Le stesse parole"), Toli nuo rugiçu (1982, "Lontano dalla segale"), Atmintys (1986, "Memorie"). Una parte degli interventi di critica letteraria che M. ha pubblicato su varie riviste sono riuniti nel volume Poezija ir žodis (1977, "Poesia e parola").