RAYMOND, Marcel
Critico letterario svizzero, nato a Ginevra il 20 dicembre 1897. Ha studiato lettere nell'università di Ginevra, quindi a Parigi. Ha insegnato letteratura francese nelle università di Lipsia, Basilea e Ginevra.
L'importanza di R., considerato con A. Béguin un maestro dell'école de Genève (v. francia: Letteratura) rimane ancor oggi legata soprattutto al successo di uno dei suoi primi libri, De Baudelaire au Surréalisme (1933), che ha aperto la strada a gran parte della critica contemporanea, non solo perché egli v'individua con chiarezza le linee di forza della poesia moderna, ma anche per il metodo nuovo che segue e sviluppa. Un metodo che trova il suo fondamento da una parte in un'ontologia dell'opera d'arte in sé, nella sua essenza particolare di unica e irripetibile fusione di forma e di contenuto; dall'altra in un concetto di cultura, come manifestazione in un dato momento storico di elementi comuni di arti diverse (poesia, pittura, musica). In questo sforzo di porsi al centro di un fenomeno artistico, per coglierne l'essenziale, c'è anche il rifiuto di adottare un sistema sempre uguale a sé stesso, una specie di dogma critico da rispettare in ogni occasione, e di conseguenza l'apertura, contenuta e moderata, verso nuove sperimentazioni, anche per la particolare situazione di R., svizzero di lingua francese, e quindi, come tutti gli altri dell'école de Genève, libero eppure impegnato nel grande ambito della letteratura madre della Francia, vicina e distante. Di questo rapporto con i testi, indubbiamente soggettivo, e carnale e spirituale in pari tempo (come ammette lo stesso R.), partecipano tutte le sue numerose opere, fra le quali sono specialmente da ricordare: L'influence de Ronsard sur la poésie française (1927), Paul Valéry et la tentation de l'esprit (1946), Baroque et Renaissance poétique (1955), J.-J. Rousseau, la quête de soi et la rêverie (1962), Senancour (1965), Fénelon (1967). Di un certo interesse anche le opere autobiografiche: Poèmes pour l'Absente (1968), Le sel et la cendre. Récit (1970), Mémorial (1971).
Bibl.: J. Rousset, L'oeuvre de Raymond et la "nouvelle critique", in Mercure de France, 9 luglio 1963, pp. 462-70; M.-J. Durry, Éloge de M. Raymond, in Annales de l'Université de Paris, 1966; S. N. Lawall, Raymond, in Critics of consciousness, 1968; G. Poulet, M. Raymond, in La conscience critique, 1971; F. Giacone, L'école de Genève: mythe ou réalité? (intervista con M. Raymond), in Micromégas, II, 1, genn.-apr. 1975, pp. 81-85.