JOUHANDEAU, Marcel
Scrittore francese, nato a Guéret (Creuse) il 27 luglio 1888; prof. nel liceo di Passy (1912-49). L'orgoglio, l'egoismo, il sadismo, l'erotismo, l'ossessione della colpa sono i temi di una penetrante capacità di osservazione che fa di quasi tutte le brevi ma numerosissime opere di J. dei libri di appunti, di "propos" tendenti al saggio, ma solo raramente organizzati nella misura saggistica.
La jeunesse de Théophile (1921) è un romanzo sulla sua giovinezza. La vita familiare e soprattutto il rapporto coniugale, veduti spesso in un tono umoristico, sono forse il motivo dominante della sua facoltà analitica: M. Godeau intime (1926), M. Godeau marié (1933),Le parricide imaginaire (1930), Èlise (1933), Chroniques maritales (1938), Nouvelles chroniques maritales (1943), Les miens (1942), L'oncle Henri (1943), Animaux familiers (1947), Scènes de la vie conjugale (1948), L'imposteur (1949-50) Èlise architecte (1951), Portraits de famille (1951). Ma la passione introspettiva del rapporto umano si estende alle altre opere: Opales (1928), Astraroth (1929), Tite-le-Long (1932), Chaminadour (1934), il Mémorial, ancora in corso (6 volumi dal 1943 al 1958), e pervade i libri di più evidente carattere saggistico: Algèbre des valeurs morales (1935), Carnet de l'écrivain (dal 1957), Réflexions sur la vie et le bonheur (1958). J. è anche drammaturgo (Théâtre sans spectacle, 1957, che comprende: Le meurtre de la duchesse Choiseul, Praslin, Antoine et Octavie) e autore di un libro agiografico su s. Filippo Neri (1957).
Bibl.: C. Bo, Ritratto per J., in Saggi di letteratura francese, Brescia 1940; H. Rode, J. et ses personages, Parigi 1949-50; A. Rousseaux, in Littérature du XXe siècle, II, IV, VI, Parigi 1951 segg.