Pittore francese (Blainville, Rouen, 1887 - Neuilly-sur-Seine 1968), fratello di J. Villon e di R. Duchamp-Villon. Tra i maggiori artisti del Novecento europeo, influenzò l'arte d'avanguardia e anticipò molti movimenti artistici del secondo dopoguerra. È autore di opere provocatorie, come il Nu descendant un escalier n. 2 (1912), che quando fu presentato suscitò grande scandalo.
Le sue prime opere risentono dell'impressionismo e della pittura fauve; attratto dal cubismo, D. ne è interprete originalissimo: La partie d'échecs (1910), Nu descendant un escalier (1911). Il Nu descendant un escalier n. 2 (1912) fu presentato nel 1913 all'Armory Show a New York e ottenne grande risonanaza. Nella Mariée (1912) abbandonata la scomposizione geometrica, D. creò un inquietante macchinario ermeticamente allusivo. Nel 1913 con il suo primo ready made (una ruota di bicicletta montata su uno sgabello), formulò l'enunciato rivoluzionario per cui una pura operazione mentale di scelta trasforma un oggetto comune in opera d'arte. Durante i suoi soggiorni a New York (dal 1915 al 1918 e poi ancora dopo il 1920), D. creò numerosi ready mades; con F. Picabia, Man Ray e il collezionista Arensberg, si impegnò in una serie di pubblicazioni dadaiste (Rong-wrong, The blind man, New York dada), lavorando contemporaneamente a La Mariée mise à nu par ses célibataires, même (1915-23), opera enigmatica (conosciuta anche come Le grand verre) che né le note stese da D. stesso, né l'interpretazione di A. Breton, né le successive in chiave alchemica nonché psicanalitica riescono a chiarire fino in fondo. Dopo Le grand verre, l'attività artistica di D. fu solo episodica: partecipò al film di R. Clair Entr'acte e realizzò Anémic Cinéma con audaci ricerche cinetiche, ma essenzialmente si dedicò al gioco degli scacchi. Negli ultimi anni realizzò una serie di multipli dei suoi più famosi ready mades e si dedicò all'ultimo suo complesso lavoro: una sorta di environment scultoreo-erotico chiuso alla vista da un grande portone e spiabile soltanto attraverso due piccoli fori (Etant donnés: 1° la chute d'eau, 2º le gaz d'éclairage, 1946-66). La maggior parte delle opere di D., che ha avuto grande influenza sull'arte d'avanguardia fra le due guerre ed è stato precursore e ispiratore di molti dei movimenti artistici del secondo dopoguerra, è conservata al Museum of Art di Filadelfia. Tra i numerosi scritti, che accompagnano spesso in modo complementare la sua produzione artistica, ricordiamo: le raccolte di note (Boîte, 1914; La boîte verte, 1939; La boîte blanche, 1966 e le Notes, pubblicate postume 1980) e Rose Sélavy (1939).