Drammaturgo canadese di lingua francese (Montreal 1930 - ivi 2016). Esordì nel 1950 con alcuni lavori per Radio Canada e per la televisione nazionale, affermandosi con i suoi primi testi per il teatro, fortemente influenzati dal realismo sociale americano, nei quali offriva un ritratto "arrabbiato" della gioventù urbana, diseredata e respinta ai margini della società (Le bal triste, 1950; Zone, 1952; Un simple soldat, 1958). Autore prolifico, sostenuto da un durevole consenso popolare, affinò nel decennio successivo uno stile più simbolico e poetico per i suoi drammi, talvolta sentimentali, ambientati nella società borghese dei nuovi ricchi (Le temps des lilas, 1958; Florence, 1960; Les beaux dimanches, 1968; Au retour des oies blanches, 1969). Inoltre, sempre più in chiave umoristica e satirica, si ricordano Dites-le avec les fleurs (in collab. con J. Barbeau, 1976) e L'Amérique à sec (1986). Ha poi scritto: Jean-Paul Lemieux et le livre (1988); Andrée Lachapelle: Entre ciel et terre (1995); Yoko ou le retour à Melbourne (2000).