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MARCEDUSA

di Giuseppe Isnardi - Enciclopedia Italiana (1934)
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MARCEDUSA (A. T., 27-28-29)

Giuseppe Isnardi

Paese della provincia di Catanzaro, posto a 314 m. s. m. sulle pendici orientali della Presila catanzarese fra i torrenti Crocchio e Tacina. L'origine del paese è dovuta, probabilmente, come ampliamento di un nucleo già esistente sin dall'alto Medioevo e risalente all'età classica, di cui esistono ruderi nella campagna, a un'immigrazione albanese del 1467. Fece parte del feudo di Mesoraca sino al 1809 allorché ottenne l'autonomia comunale. Il nucleo albanese s'andò spegnendo nel sec. XVIII, specialmente a causa della malaria, e l'attuale popolazione, originaria in gran parte di paesi vicini, ha usi e linguaggio interamente calabresi. Il comune non aveva che 241 ab. nel 1815; salirono a 460 nel 1861, a 860 nel 1881; nel 1901 erano 856; scesero, per l'emigrazione, a 730 nel 1911, e a 720 nel 1921; attualmente conta 910 ab. (1931); manca la popolazione sparsa, a causa della malaricità del territorio (kmq. 19,27). Occupazioni essenziali sono la coltivazione del frumento e dell'ulivo e la pastorizia. Una strada rotabile lunga 15 km. unisce Marcedusa alla stazione ferroviaria di Botricello sulla Metaponto-Reggio.

Vedi anche
Andali Comune della prov. di Catanzaro (17,9 km2 con 866 ab. nel 2007). ● Fondato nel sec. 16° da una colonia albanese, conserva ancora il dialetto di origine. Botricello Comune della prov. di Catanzaro (5,2 km2 con 4786 ab. 2007). Mesoraca Comune della prov. di Crotone (93,6 km2 con 6852 ab. nel 2008). Sila Massiccio montuoso situato nella parte centrale dell’Appennino Calabro, compreso, per un’estensione di circa 3300 km2, tra la Piana di Sibari e il Golfo di Corigliano, a N, il Marchesato, a E, i rilievi collinari tra Lamezia Terme e Catanzaro, a S, la valle del Crati, a O. ● La costituzione geologico-litologica ...
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