ANDREUCCI, Marcantonio
Architetto romano, citato dal Baglione fra quelli che lavorarono nelle costruzioni di Urbano VIII, e, precisamente, come autore della parte aggiunta da quel papa ai granai presso le Terme Diocleziane, con facciata sulla strada Pia (oggi via XX Settembre). L'eccellenza architettonica di tale facciata (1640), che, nel modo di vivificare il carattere rustico della massa con le invenzioni accentuatamente pittoriche degli ornati (soprattutto in quelle "api barberiniane" che sostentano a guisa di modiglioni i dentelli del fregio), palesa preziosi rapporti col Bernini, e più col Borromini e il Cortona, esorta a tener vivo, in ulteriori studî e ricerche, il nome dell'Andreucci, di cui a tutt'oggi non si possiede altra notizia che quella del Baglione; anch'essa, d'altronde, è rimasta come dimenticata dall'erudizione moderna.
Bibl.: G. Baglione, Vite de' pittori, scultori, architetti, ecc., Roma 1642 (edizione di Napoli 1733, p. 172). Nel Künstler - Lexicon del Thieme e Becker il nome dell'A. non compare affatto. Ma vedi: R. Longhi, M. A. Andreucci, in Giornale d'Italia, 30 sett. 1927. La riproduzione della facciata, ma senza indicazione di sorta, è in Architettura minore in Italia: Roma, II, p. 94 (a cura dell'Assoc. art. fra i cultori d'architettura, Torino s. a. [1927].