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GLEYRE, Marc-Charles-Gabriel

di Paul GANZ - Enciclopedia Italiana (1933)
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GLEYRE, Marc-Charles-Gabriel

Paul GANZ

Pittore, nato a Chevilly (Cantone di Vaud) il 2 maggio 1806, morto a Parigi il 5 maggio 1874. S'iniziò all'arte a Lione, nello studio di Cl. Bonnefond; poi, nel 1825, fu a Parigi, presso Hersent. Nello stesso anno venne in Italia e vi studiò con entusiasmo a Padova, a Firenze e a Roma. A Parigi, avvalendosi dei disegni e acquerelli che aveva portati con sé da un lungo viaggio in Oriente, dipinse molti grandi quadri con grandi figure (La giovane nubiana, S. Giovanni a Patmos). Nel 1840-41 decorò la scala d'onore del castello del duca di Luynes a Dampierre (oggi distrutta). Un gran successo ebbe nel 1843 il quadro La sera (Louvre). Nel medesimo anno assunse la direzione dello studio di P. Delaroche, che tenne fino al 1870. Sotto le nuove influenze subite durante un secondo viaggio in Italia, compose L'esecuzione del maggiore Davel (Losanna), numerose rappresentazioni bibliche (La Pentecoste, chiesa di S. Margherita a Parigi), e una delle sue opere migliori, Gli Elvezî che fanno passare i Romani sotto il giogo (Losanna), commessagli dal governo di Vaud. Nei due ultimi decennî della sua vita trasse di preferenza i soggetti dalla poesia e dalle leggende antiche: Ercole ai piedi di Onfale (Neuchâtel), L'incantatrice (Basilea), Penteo inseguito dalle Menadi (Basilea), Saffo. Occasionalmente il G. dipinse anche ritratti. Alla sua morte le sue opere passarono al Museo di belle arti di Losanna.

Bibl.: C. Clément, G., 2ª ed., Parigi 1886 (con catal. ragionato); H. Vollmer, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XIV, Lipsia 1921.

Vedi anche
Alfred Sisley Sisley ‹sislè›, Alfred. - Pittore (Parigi 1839 - Moret-sur-Loing, Senna e Marna, 1899); nato da genitori inglesi, dopo gli studî commerciali a Londra, decise di dedicarsi alla pittura. A Parigi frequentò i corsi di Ch. Gleyre (1862-64) presso l'École des beaux-arts, dove conobbe F. Bazille, A. Renoir ... Pierre-Auguste Renoir Pittore (Limoges 1841 - Cagnes-sur-Mer 1919). Stabilitosi a Parigi con la famiglia (1844), dopo gli studî presso l'École de dessin et d'arts décoratifs e una parallela esperienza artigiana come decoratore, frequentò (1862-64) i corsi di M.-C.-G. Gleyre all'École des beaux-arts. In quegli stessi anni ... Bazille, Jean-Frédéric Bazille ‹baʃìi›, Jean-Frédéric. - Pittore (Montpellier 1841 - Beaune-la-Rolande 1870). Dapprima si orientò verso la pittura rinnovatrice di G. Courbet; si accostò quindi agli impressionisti, specie a C. Monet e a E. Manet. Volontario nella guerra del '70, morì ucciso in combattimento. Delle poche opere ... Courbet, Gustave Pittore (Ornans, Franca Contea, 1819 - La Tour-de-Peilz, Vaud, 1877). Figlio di un agiato possidente, Courbet, Gustave si recò a Parigi nel 1839 seguendo la sua inclinazione artistica e si formò, al di fuori delle istituzioni, attraverso lo studio soprattutto della tradizione seicentesca spagnola e olandese. ...
Altri risultati per GLEYRE, Marc-Charles-Gabriel
  • Gleyre, Marc-Charles-Gabriel
    Enciclopedia on line
    Pittore (Chevilly, cantone di Vaud, 1808 - Parigi 1874). Studiò a Lione con J.-C. Bonnefond, poi a Parigi con L. Hersent; viaggiò in Italia e in Oriente. Stabilitosi a Parigi, dipinse grandi composizioni storiche nella maniera di J.-A.-D. Ingres. Dal 1843 al 1870 diresse lo studio di P. Delaroche, esercitando ...
Vocabolario
marc’
marc' marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
marcire
marcire v. intr. [lat. marcēre] (io marcisco, tu marcisci, ecc.; aus. essere). – 1. a. Diventare marcio, detto di materia organica che si decompone: frutti che marciscono perché nessuno li mangia; cavoli, pomodori lasciati m. sul terreno;...
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