CAUSSIDIÈRE, Marc
Uomo politico francese, nato a Ginevra il 18 maggio 1808, morto a Parigi il 27 gennaio 1861. Cooperò all'insurrezione di Lione del 1834, e fu condannato a vent'anni di prigionia, che espiò in minima parte, poiché l'amnistia generale del 1839 gli rese la libertà. Continuò tuttavia nella sua propaganda repubblicana, collaborando alla Réforme; e quando scoppiò la rivoluzione di febbraio (1848), combatté sulle barricate di Parigi. Nominato direttore della prefettura di polizia durante il governo provvisorio del Lamartine, istituì una guardia di prefettura composta d'elementi esaltati, che procurò serî imbarazzi al governo. Durante la rivoluzione del 15 maggio 1848 rimase inoperoso, e fu accusato di connivenza con gl'insorti. Si dimise allora dalla carica e da rappresentante del popolo, ma fu rieletto. Durante la reazione per i fatti del giugno 1848 fu accusato di avervi partecipato, e l'Assemblea costituente votò che fosse messo in stato d'accusa insieme con L. Blanc. Fuggì allora in Inghilterra, donde si trasferì negli Stati Uniti. Tornò in patria con l'amnistia del 1859. Scrisse due volumi di Mémoires (Parigi 1848).