MARAMUREŞ (A.T., 79-80)
Regione e dipartimento della Romania settentrionale. La regione, confinante con l'Ungheria, la Cecoslovacchia e la Polonia e con le altre regioni romene della CriŞana, della Transilvania e della Bucovina, oltre al dipartimento omonimo (3381 kmq., 162.000 ab. nel 1930, 48 per kmq.; capoluogo Sighet) comprende anche il dipartimento di Satu-Mare (4902 kmq., 293.700 ab., 60 per kmq.); essa quindi ha 8283 kmq. di superficie e 455.700 ab., per più della metà Romeni (55%); il resto della popolazione è formato da Ungheresi (20%, Ebrei (13%), Tedeschi (8%), Ruteni, Slovacchi e Polacchi.
Il MaramureŞ, costituito dall'alto bacino del Tibisco e da una parte del bacino del suo affluente SomeŞ è una regione prevalentemente montuosa: a sud, al confine con la Transilvania, s'innalzano i Monti Rodnei, la cui cresta si mantiene per lungo tratto a più di 2000 m. di altezza e che culminano a 2305 m. nel Vârful Pietrosului, e i Monti Gutǎi, prosecuzione dei Monti ŢbleŞului (Tibleṣul, 1842 m.); a nord, al confine con la Cecoslovacchia, i Monti del Maramures, alti poco meno di 2000 m. (Fărcăul, 1961 metri; Pop Ivan, 1940 m.); a ovest, alcuni gruppi montuosi alti circa 1300 m. Scisti cristallini e gneiss formano essenzialmente i Monti Rodnei e i Monti del MaramureŞ, incisi da valli morfologicamente giovani, ricchi di forme glaciali nelle zone superiori ai 1800 m., coperti da belle foreste di conifere fino ai 1400-1600 m. I Monti Gutăi e le loro diramazioni nord-occidentali sono formati prevalentemente da rocce eruttive (trachiti e tufi).
Il MaramureŞ è una delle regioni più piovose della Romania (dappertutto più di 800 mm. annui, e in alcune zone più di 1000); il lungo innevamento contribuisce a rendere assai crudi gl'inverni (a Sighet, 270 m. s. m., si ha in gennaio una media di − 6°); fino ai 900 m. circa è sensibile l'inversione di temperatura.
L'agricoltura, l'allevamento del bestiame e lo sfruttamento delle foreste sono le occupazioni principali degli abitanti: un terzo del paese (268.000 ha.) è coperto da foreste, il 22% circa (180.000 ha.) da prati e pascoli; le colture occupano 140.000 ha. (dei quali 120.000 nel dipartimento di Satu-Mare). Si coltivano soprattutto grano turco (38.000 ha.), grano (30.000 ha.), avena (15.000 ha.), orzo (7000 ha.), e patate. Notevoli sono pure le colture del tabacco, dei prugni e dei meli. Il patrimonio zootecnico è costituito (1927) da 25.000 equini, 138.000 bovini, 126.000 ovini e 69.000 suini.
Ragguardevole la produzione mineraria nella zona di Baia-Mare, dove si estraggono fin dal sec. XII oro e argento e dove si trovano pure giacimenti di rame, piombo e lignite. Le industrie maggiori si trovano a Baia-Mare (cotonifici), a Firiza-de-Jos (industrie chimiche) e a Satu-Mare (industria molitoria).
I centri principali del MaramureŞ sono Satu-Mare (50.000 ab.) e Sighet (27.600 ab.), mercati attivi di cereali, bestiame e legname.
Per la bibliografia, v. romania.