MAOMETTO II, detto Fātiḥ
Sultano ottomano, settimo della serie; figlio di Murād II; nato nel 1430. Si trovava a Magnesia nel 1451 quando morì il padre; raggiunse Adrianopoli e salì al trono nel febbraio di quell'anno. Per eliminare il pericolo di rivalità, fece subito morire il fratellastro Aḥmed. Ai primi di aprile del 1453 pose l'assedio a Costantinopoli e la prese il 29 maggio (perciò è detto dai Turchi Fātiḥ "il conquistatore"); successivamente occupò il Peloponneso, Trebisonda, Mitilene, Negroponte, parte dell'Albania, le colonie genovesi della Crimea; soggiogò definitivamente la Serbia in Europa e sottopose a tributo la Caramania in Anatolia; nel 1480 fece assediare invano Rodi e mandò una spedizione contro Otranto in Puglia. Morì il 3 maggio 1481 presso Scutari, sulla costa d'Asia. Lasciò viventi due figli, Gem e Bāyazīd, che si contesero la successione. I suoi 30 anni di regno occupano un posto preminente nella storia ottomana; va ricordato anche il favore ch'egli concesse alle arti e alle lettere.
Bibl.: Storie dell'Impero ottomano in genere; per le relazioni con gli artisti italiani v. L. Thuasne, Bellini et Sultan M. II, Parigi 1888; J. von Karabaček, Abendländische Künstler zu Konstantinopel, Vienna 1918.