MANUZIO, Aldo, il Giovane
Nipote del precedente, primogenito di Paolo Manuzio, nato a Venezia il 13 febbraio 1547, morto a Roma il 28 ottobre 1597. Educato con rigore, d'ingegno precoce, stette prima col padre, che dal 1561 dirigeva la Stamperia vaticana, poi volle stabilirsi a Venezia e collaborare con i Torresani alla direzione della tipografia aldina. Morto suo padre nell'aprile 1574, si dedicò all'insegnamento, prima in Venezia, dal 1576, dopo in Bologna, dove tenne la cattedra di retorica (1585): qui compose la Vita di Cosimo I de' Medici, impressa nel 1586 e dedicata al re di Spagna. Certo in riconoscenza di questa sua fatica egli ebbe da Francesco de' Medici l'offerta della cattedra dell'università di Pisa, dove si recò nel 1587. Profittò di quel soggiorno per fare ricerche d'archivio a Lucca e comporre una nuova storia della vita di Castruccio Castracane (già scritta da N. Tegrimi e dal Machiavelli), pubblicata a Roma nel 1590 col titolo Le Attioni di Castruccio Castracane degli Antelminelli signore di Lucca. Poi si risolse ad accettare i ripetuti inviti che gli venivano da Roma perché occupasse la cattedra resa vacante per la morte di Marc'Antonio Mureto; vi andò verso la fine del 1588 trasportandovi da Venezia la sua biblioteca, di circa diecimila volumi, il cui inventario è conservato nell'Ambrosiana di Milano. Il nuovo papa Clemente VIII gli affidò la direzione della Stamperia vaticana (1590), che tenne fino alla morte.
Aldo il Giovane fu piuttosto un erudito che persona di gusto, e le edizioni da lui curate niente hanno a che fare con quelle del grande avo. Oltre le opere sopra menzionate egli scrisse: De Kalendario veteri romano; Discorso intorno all'eccellenza delle repubbliche (1575); De quaesitis per epistolam libri III (Venezia 1576; trenta dissertazioni d'argomento archeologico e classico); un commento al De arte poetica di Orazio (1576); una scelta di Eleganze della lingua toscana e latina (1580), una scelta di Locutioni di Terenzio (1585); Venticinque discorsi politici sopra Livio della seconda guerra cartaginese (Roma 1601). Fonti principali per la sua vita sono le 111 lettere direttegli da suo padre, pubblicate dal Renouard (Parigi 1834), e le trecento da lui dirette a diversi (Roma 1592).
Bibl.: A.-A. Renouard, Annales de l'imprimerie des Aldes, ecc., 3ª ed., Parigi 1834; bibl. in E. Pastorello, Bibliografia storico-analitica dell'arte della stampa in Venezia, Venezia 1933, s.v. (cfr. indice).