MANTELLO (fr. manteau; sp. capa; ted. Mantel; ingl. mantle)
Il mantello è una delle forme più antiche di abbigliamento. Nell'antichità e nel Medioevo esso è spesso simbolo di grande dignità e viene adottato, nelle sue forme più tipiche, solo dai nobili; l'investitura delle maggiori cariche si effettuò per molto tempo con il dono del mantello. Il mantello serve di distinzione per i diversi ordini cavallereschi e per i gradi dei feudatarî, o per la sua ampiezza, o per la qualità delle stoffe o delle pellicce, o per la lunghezza dello strascico. Gl'imperatori d'Oriente, i grandi personaggi dei secoli X e XI portano il lungo mantello quadrangolare fermato sulla spalla destra; il mantello semicircolare sembra che dati dal sec. X ed è, fin dal sec. XI, comune agli uomini e alle donne delle classi alte: l'influenza bizantina si rivela nei ricami e negli ornamenti. Le maniere di agganciare e portare questo indumento variano con i tempi: fermato davanti con grosse borchie di oreficeria, o sulla spalla con fibule o ganci (secoli X e XI), o da strisce di stoffa, drappeggiato, gettato dietro le spalle per lasciare libero l'uso delle braccia, o trattenuto sul petto da cordoni, il modo di portarlo diviene, specie per le donne, ragione di studiata eleganza. Dal '200 al '400 è spesso veste di gran lusso (conti della corte di Francia, inventarî di casa d'Este), ma verso la fine del sec. XIII viene adottato anche dalle donne della borghesia (per viaggiare, per cavalcare); solo le maritate e le donne anziane, però, possono indossarlo; un bando lucchese (1400) concede solo alle vedove l'uso del "mantello da testa": uso, questo, che si estende in tutta l'Italia per circa due secoli. La ricchezza della moda nel '500 dà grande varietà di mantelli lunghi e corti: d'origine spagnola e di gran lusso fu la "sbernia" o "bernia" e la "tavardetta". Nel sec. XVI gli uomini portano mantelli cortissimi: nel sec. XVII pellicce e ricami ornano i larghi mantelli maschili. Il mantello del '700, di seta o di panno, è privo di ornamenti, eccezione fatta per la "bautta". La "romana" portata molto a Venezia, è un mantello di seta nera a pieghe: il tabarro, il ferraiolo sono mantelli semicircolari di lana nera. Nella moda femminile solo le mantellette di seta o di merletto possono armonizzare con il guardinfante; verso la fine del '700 riappare qualche mantello increspato. Nel 1817 gli uomini portano mantelli azzurri alla "pellegrina" e verso il 1820 mantelli grigi foderati di pelliccia; nel 1828 le donne adottano il mantello lungo e largo a doppio bavero: solo nel 1840 il mantello s'impone di nuovo e continua fino al 1860: di velo, di merletto, di velluto o di pelliccia, viene portato specialmente di sera. Nel 1880 usano le mantellette "dolman" e dal 1890 al '900 mantelli neri foderati di bianco o con stoffe a tinte vivaci: dal 1920 il mantello per sera, seguendo i mutamenti della moda, non è mai scomparso; e anche per gli uomini, ultimamente, ha rifatto la sua apparizione.
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