MANTA
. Paese in provincia di Cuneo; sorge a 464 m. s. m., 3 km. a S. di Saluzzo. Il comune (11,78 kmq.) contava nel 1931 1889 ab. II paese è dominato da un antico castello che alla fine del sec. XIV venne trasformato dal bastardo Valerano, marchese di Saluzzo, in villa di piacevole dimora.
Vi è particolarmente notevole la grande sala baronale, decorata da un ampio affresco rappresentante la Fontana di gioventù, e, giro giro sulle altre pareti, da una lunga teoria di personaggi: re, regine, dame e cavalieri in grandezza naturale e variamente atteggiati. L'ignoto artista degl'inizî del Quattrocento, che ha dipinto tali immagini, appartiene a qudla nota corrente "internazionale" d'arte che all'alba del Rinascimento trovò il suo massimo fiorire nel centro parigino. E proprio all'arte francese, in specie a rappresentazioni miniate, richiamano i costumi che indossano i personaggi. La fonte letteraria del ciclo pittorico deve essere ricercata nel Chevalier Errant di Tommaso III marchese di Saluzzo, romanzo cavalleresco di strane avventure frammiste a ragionamenti scientifici e morali. Anche la parrocchia della Manta è ampiamente decorata di pitture, che richiamano per lo stile quelle del castello.
Bibl.: P. D'Ancona, Gli affreschi del castello della Manta nel Saluzzese, in L'Arte, VIII (1905), p. 94 segg.; G. Levi, L'arte sacra pittorica medievale in Manta, Torino 1906; P. Toesca, Antichi affreschi piemontesi, in Atti della Società di arch. e belle arti per la provincia di Torino, 1910; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, VII, i, Milano 1911; R. Van Marle, Iconographie de l'art profane, L'Aia 1931.