Al governo con la madre Maria (1034-38), fu cacciato dal fratello Giovanni II. Riavuto il potere dopo la conquista della città da parte di Guaimario di Salerno (1039) sotto la protezione di questo, fu ancora cacciato dal popolo (1052), stanco di quella soggezione estranea, mentre l'esule Giovanni era richiamato da Costantinopoli.