ANDRONIKOS, Manolis
Archeologo greco, nato a Brussa (Anatolia) il 23 ottobre 1919. Per origine appartiene a quella popolazione greca di Turchia che venne trasferita forzatamente in Macedonia, quando A. era ancora fanciullo. Compì la sua preparazione archeologica alla scuola di K. Rhomaios, presso l'università di Salonicco (1936-40), ed entrò nel Servizio archeologico greco nel 1949. Dopo studi a Oxford, passò all'università di Salonicco, prima (1957) come lettore, poi (1961) come professore di Archeologia classica.
Univa in quegli anni la presenza attiva in università statunitensi e inglesi e l'attività di scavo, a Verria (Beroia), Kilkis, Salonicco (Thessaloniki), ma soprattutto a Verghina (in Macedonia, forse l'antica capitale Aigai), dove aveva già lavorato (1938-40) come assistente di Rhomaios e dove riprendeva indipendentemente gli scavi nel 1952. A Verghina-Palatitsa sono d'altronde dedicati gli importanti studi degli anni Sessanta (Τὸ ἀνάϰτοϱον τῆϚ ΒεϱγίναϚ, "Il palazzo di Verghina", 1961; Verghina. The prehistoric cemetery and the Hellenistic Palace, 1964; Βεϱγίνα. Τὸ νεϰϱοταϕεῖον τῦν τύμβων, "La necropoli dei tumuli", 1969) e qui giungeva nel 1977 alla scoperta delle tombe reali, fra cui quella ormai celeberrima, attribuita da A. a Filippo ii di Macedonia (cfr., tra le tante pubblicazioni relative, Vergina. The royal tombs and the ancient city, trad. ingl., 1984).
L'intensa attività di A., coronata dal successo di rilevantissime scoperte, ha avuto certamente l'effetto di rinnovare ampiamente gli studi sull'antica Macedonia, i suoi siti, la storia delle dinastie che vi regnarono in età classica ed ellenistica. A. è membro della prestigiosa Società archeologica greca e di varie accademie, ed è dal 1980 membro corrispondente dell'Accademia di Atene.