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manicòmio

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manicòmio Istituto destinato in passato al ricovero e alla segregazione dei malati di mente. Il primo m. fu fondato dal medico francese P. Pinel (1745-1826) nel 1793, liberando i folli dalle prigioni in base al principio che il malato di mente non può essere equiparato al delinquente. Tuttavia per lungo tempo il m. rimase un luogo di internamento coatto anziché un centro di terapia e di riabilitazione attiva. Solo a partire dagli anni Cinquanta del 20° sec. l'affermazione di una nuova concezione della psichiatria portò all'abolizione dell'istituto manicomiale in molti paesi. In Italia l'esperienza di F. Basaglia sfociò nell'approvazione di una legge (l. 13 maggio 1978 n. 180) che stabiliva tra l'altro l'abolizione del m. e la creazione di nuove strutture intermedie dislocate nel territorio, i centri di salute mentale (con funzione di consulenza, programmazione delle terapie, informazione e assistenza), imponeva di effettuare i ricoveri volontari o obbligatori solo negli ospedali generali (in costituendi Dipartimenti di salute mentale) e affermava il principio di 'continuità terapeutica', con équipe incaricate di seguire il malato prima, durante e dopo eventuali ricoveri.

Vedi anche
Franco Basàglia Basàglia ‹-ʃ-›, Franco. - Medico italiano (Venezia 1924 - ivi 1980). Nel 1961, assumendo la direzione dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, iniziò quello che doveva poi costituire il principale movimento per l'abolizione dell'istituto manicomiale in Italia. Proseguì a Parma l'azione di liberalizzazione, ... ospedale Edificio, o complesso di edifici, destinato all’assistenza sanitaria dei cittadini, adeguatamente attrezzato per il ricovero, il mantenimento e le cure, sia cliniche sia chirurgiche, di ammalati o feriti. 1. Cenni storici L’idea di riunire e curare i malati in luoghi particolarmente attrezzati sembra ... Cesare Lombróso Lombróso ‹-so›, Cesare. - Psichiatra e antropologo italiano (Verona 1835 - Torino 1909); docente di psichiatria a Pavia (1862), direttore dell'ospedale psichiatrico di Pesaro (1871), fu ordinario a Torino di medicina legale e igiene pubblica (1876), di psichiatria (1896) e infine di antropologia criminale ... Eugen Bleuler Bleuler ‹blòülër›, Eugen. - Psichiatra svizzero (Zollikon, Zurigo, 1857 - Zurigo 1939). Laureatosi in medicina nel 1883, approfondì i suoi studî con J. M. Charcot. Dal 1887 al 1927 tenne la cattedra di psichiatria a Zurigo, dove fu direttore dell'ospedale psichiatrico Burghölzli. Col termine, da lui ...
Categorie
  • ORGANIZZAZIONI ISTITUZIONI E SALUTE PUBBLICA in Medicina
Tag
  • PSICHIATRIA
  • ITALIA
Altri risultati per manicòmio
  • manicomio
    Dizionario di Medicina (2018)
    Giuseppe Ducci Istituto per il ricovero e la segregazione dei malati di mente; oggi è sinonimo meno usato di ospedale psichiatrico. Il primo m. fu fondato dal medico francese P. Pinel nel 1793, liberando i folli dalle prigioni in base al principio che il malato di mente non può essere equiparato al ...
  • MANICOMIO
    Enciclopedia Italiana (1934)
    (dal gr. μανία "pazzia" e κομέω "curo"; fr. hospice d'aliénés; sp. manicomio; ted. Irrenhaus; ingl. madhouse) Filippo Saporito Termine con il quale un tempo si designava il luogo di ricovero e di cura dei malati affetti da alienazione mentale. Solo in medicina legale ancora si parla di manicomio giudiziario ...
Vocabolario
manicòmio
manicomio manicòmio s. m. [comp. del gr. μανία «pazzia» e -comio]. – Sinon. di ospedale psichiatrico, usato soprattutto quando esso era concepito, più che come luogo di cura, come luogo di ricovero dei malati di mente: ricoverare, chiudere,...
frenocòmio
frenocomio frenocòmio s. m. [comp. di freno- e -comio]. – Asilo per alienati, lo stesso che manicomio.
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