• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

manicheismo

di Tommaso Gnoli - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
  • Condividi

manicheismo

Tommaso Gnoli

La religione dell’opposizione tra Luce e Tenebre

Il manicheismo è una religione che, a partire dal 3° secolo d.C., si diffuse in Asia, in Europa e in Africa. Secondo i manichei la realtà si fonda sull’incessante conflitto tra Bene e Male, Luce e Tenebre, e il compito della religione consiste nel liberare la luce intrappolata nella materia. Questa concezione dualistica della realtà ha ispirato l’uso corrente dell’aggettivo manicheo, che indica colui che considera le cose o ‘bianche’ o ‘nere’, senza prendere in considerazione le sfumature

La vicenda di Mani

Il manicheismo è una religione estinta da secoli che prende il nome dal suo fondatore, Mani. Nato in Mesopotamia nel 216, Mani crebbe col padre in una comunità religiosa battista in cui si praticava l’ascesi. A 12 anni ebbe la prima rivelazione e a 24 anni, in seguito alla seconda rivelazione, iniziò la sua vita pubblica. Cominciarono così i suoi viaggi missionari in India, in Persia e in altre regioni dell’Impero sassanide. Lì stabilì ottime relazioni con il sovrano Shahpuhr I e fece parte della corte reale per lungo tempo. Mani cadde in disgrazia dopo la morte di Shahpuhr: il successore Bahram I lo fece imprigionare a Gundeshahpuhr e dopo alcune settimane Mani morì, nel 277.

Bene e Male

La religione manichea è una religione dualistica, fondata cioè sulla coesistenza di due principi opposti, il Bene e il Male, la Luce e la Tenebra, a differenza di altre religioni non dualistiche, come il cristianesimo, secondo il quale solamente il Bene è il principio di tutto e il Male si configura come una degenerazione del Bene (Satana è infatti un angelo decaduto).

Secondo la dottrina manichea esistono due mondi distinti: il mondo della Luce, retto da Dio, il Padre di Grandezza, e il mondo delle Tenebre, il regno della materia, del disordine, dove regna Ahreman, il più grande dei demoni. Dal rapporto conflittuale fra le potenze del male e il mondo della Luce sono scaturiti il mondo e l’uomo, la cui parte materiale è dovuta all’azione del male, mentre la parte spirituale ha origine divina ed è intrappolata nella materia.

Per il manicheismo compito della religione era liberare le particelle di luce intrappolate nella materia e farle salire, pure, verso la Luce (intesa come principio spirituale). Per ottenere questo scopo era necessario seguire pratiche ascetiche attentamente codificate e che gli eletti prendessero parte al pasto rituale quotidiano, in cui il cibo doveva essere portato dagli uditori.

La comunità manichea, infatti, era divisa in due categorie principali: gli uditori (semplici fedeli laici, ai quali era consentito uno stile di vita morigerato, ma non molto diverso da quello vigente nelle comunità cristiane) ed eletti (religiosi facenti parte della gerarchia ecclesiastica, suddivisa in quattro gradi, semplici eletti, presbiteri, vescovi e maestri, a capo della quale vi era il Principe).

La diffusione del manicheismo

Il manicheismo ebbe una diffusione vastissima, favorita in particolar modo dalla circolazione di uomini, merci e idee lungo la Via della seta (che univa la Cina all’Occidente). Comunità manichee erano diffuse in tutto il mondo euroasiatico, in Africa, in Italia, in Siria, in Mesopotamia, in Asia Centrale, in India e in Cina. A partire dall’8° secolo, e fino al 12°, un regno turco dell’Asia centrale, il regno Uigur, adottò il manicheismo come religione di Stato.

A parte questa eccezione, il manicheismo, a causa del suo intellettualismo e della sua raffinatezza, non riuscì a imporsi come religione di massa. Esso attrasse grandi personalità intellettuali, come s. Agostino, vescovo di Ippona, il quale da giovane prima di convertirsi al cristianesimo fu manicheo e fu autore, più tardi, di importanti opere di confutazione di questa religione. A causa dell’importanza degli scritti antimanichei di Agostino si è a lungo ritenuto, erroneamente, che il manicheismo fosse un’eresia cristiana. Lo studio di testi manichei scoperti in Egitto, in Asia centrale e in Cina, ha ormai contribuito in maniera decisiva a dimostrare il carattere autonomo della religione manichea sia rispetto al cristianesimo sia rispetto al buddismo (Buddha e il buddismo) e allo zoroastrismo.

Vedi anche
zoroastrismo La religione dell’Iran antico, fino all’avvento dell’islam, cioè fino alla conquista araba dell’impero persiano dei Sasanidi alla metà del 7° secolo. Prende il nome dal suo fondatore, Zaratustra, o dal dio principale, Ahura Mazdā in antico-iranico, Ōhrmazd in medio-iranico, da cui il nome di mazdeismo. ... male In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc. filosofia Il problema filosofico del male è dibattuto attraverso tutta la storia del pensiero. Di fatto, mentre ... Uiguri Popolazione turca stanziata fino al 9° sec. d.C. nell’odierna Mongolia. Verso l’860 occuparono la parte orientale dell’attuale Turkestan cinese, fondandovi un regno, con capitale la città di Beshbaliq, che sussisté fino all’invasione mongola del 13° secolo. Gli Uiguri lentamente turchizzarono il paese ... Sasanidi (o Sassanidi) Dinastia iranica che regnò nella Persia dalla caduta del regno partico degli Arsacidi (224 d.C.) alla conquista araba (640 ca.). Al primo sovrano, Ardashīr, nipote dell’eponimo Sāsān, successero circa 30 sovrani, l’ultimo dei quali, Yezdegerd III, che nel 651, fuggendo dinanzi agli Arabi ...
Categorie
  • STORIA DELLE RELIGIONI in Religioni
Altri risultati per manicheismo
  • manicheismo
    Dizionario di Storia (2010)
    Religione fondata in Persia da Mani nel 3° sec. d.C. Il m. concepiva tutto l’esistente come espressione di una lotta perenne tra due principi opposti (dualismo manicheo): il bene, la luce, lo spirito, Dio, in contrasto con il male, le tenebre, la materia, lo spirito demoniaco, Satana. I manichei costituivano ...
  • manicheismo
    Dizionario di filosofia (2009)
    Religione fondata da Mani (216-277), noto in Occidente anche come Manicheo (prob. dal siriaco Māni ḥayyā «Mani il vivente», nome adoperato per evitare, specialmente nei paesi di lingua greca, il gioco di parole tra Mani e manis, gr. μανείς «folle»). Drammaticamente consapevole della sofferenza del mondo ...
  • MANICHEISMO
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
    Gherardo Gnoli (XXII, p. 120) Gli studi sul m. hanno fatto grandi progressi dagli anni Trenta a oggi, grazie sia alla pubblicazione di testi − in particolare quelli di Turfān nel Turkestan cinese e quelli copti − sia a numerose ricerche che in molti casi hanno profondamente innovato le nostre conoscenze. ...
  • MANICHEISMO
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Alberto Pincherle . È la religione fondata da Mānī (v. sotto), la quale tra la seconda metà del sec. III d. C. e il XIII si diffuse, nonostante le frequenti persecuzioni, fino alla Spagna e alla Cina, sì da meritare di essere annoverata tra le grandi religioni universali. Tale sue diffusione è appunto ...
Vocabolario
manicheismo
manicheismo s. m. [der. di manicheo]. – 1. Religione fondata nell’antica Persia da Mani, noto in Occidente anche come Manicheo, nel 3° sec. d. C.: muovendo probabilmente da un’esperienza etica vissuta come continua tensione tra bene e male,...
mànica
manica mànica s. f. [lat. manĭca, der. di manus «mano»; nel sign. 5 a, calco dello spagn. manga (cfr. anche, in questa accezione, il lat. manus)]. – 1. a. Parte del vestito, maschile e femminile, che copre il braccio fino alle mani: le...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali