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MANFREDONIA

di Goffredo COPPOLA - Carmelo COLAMONICO - Raffaele CIASCA - Vincenzo VERGINELLI - Enciclopedia Italiana (1934)
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MANFREDONIA (A. T., 27-28-29)

Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Raffaele CIASCA
Vincenzo VERGINELLI

Cittadina della provincia di Foggia (da cui dista 38 km.), sull'Adriatico, in fondo al golfo dello stesso nome, ai piedi del promontorio garganico. È l'unico sbocco marittimo del Tavoliere di Puglia e dei paesi del Gargano meridionale. Ha vie rettilinee e un buon porto. Negli ultimi settant'anni la popolazione del comune (che abbraccia pure la frazione di Zapponeta, presso il lago di Salpi) si è più che raddoppiata: fu di 7812 ab. nel 1861 ed era di 18.591 nel 1931. Gli abitanti sono dediti all'agricoltura e alla pesca. Il territorio comunale, vastissimo (kmq. 391,91) abbraccia zone delle pendici garganiche e della pianura, queste ultime poste per alcuni tratti sotto il livello del mare e soggette all'acquitrino e alla malaria, dal cui flagello solo ora si vengono liberando. La produzione agricola è molto varia: prevalgono le aree a cereali, e a pascoli, ma sono pure coltivati l'ulivo e la vite. I prodotti della pesca vengono esportati in tutti i principali centri della Capitanata. Il movimento del porto si è aggirato, nel triennio 1927-29, su una media annua di circa 35 mila tonnellate di merce sbarcata e imbarcata; delle 28.524 tonn. nel 1929, 15.572 furono di merce sbarcata e 12.952 di merce imbarcata. È relativamente molto considerevole nel porto di Manfredonia il movimento dei viaggiatori: nel 1929, ne sbarcarono 3377 e ne imbarcarono 3248. Manfredonia è testa di linea del tronco ferroviario che s'innesta a Foggia nel più fitto fascio di vie di comunicazioni che ci sia nell'Italia meridionale; per mezzo di servizî automobilistici, essa è congiunta con Monte Sant'Angelo, con Vieste e con Barletta (per Zapponeta e Margherita di Savoia); linee di navigazione marittima la collegano da un lato con Bari e dall'altro con i porti del Gargano settentrionale e con le Isole Tremiti.

Monumenti. - Tra i pochi avanzi di monumenti medievali, notevole il portale ogivale di S. Domenico (1249-99). Nell'interno della chiesa la cappella della Maddalena serba tracce di struttura gotica e affreschi trecenteschi. All'estremità del paese è il castello svevo-angioino, iniziato da Manfredi: magnifico complesso architettonico costituito da una torre quadrilatera e tre torrioni cilindrici cingenti un quadrato centrale. Nelle immediate vicinanze di Manfredonia, sul luogo dove fu Siponto, è la chiesa di S. Maria di Siponto, consacrata da Pasquale II nel 1117. È una costruzione romanica a pianta quadrata: essa concilia l'ispirazione a schemi strutturali dell'Oriente vicino con i modi decorativi derivati dall'arte pisano-lucchese. A rifacimenti del '500 e del '700 si deve la parte superiore a terrazza: intatti permangono i muri perimetrali della parte inferiore e la cupola. Nella facciata sporge il magnifico portale di forma pugliese. Nell'interno, quadrato, s'innalzano quattro enormi pilastri con colonne addossate e reggono quattro grandi archi gotici a sostegno di quattro muri disposti anch'essi a quadrato sui quali muri posa la cupola a sesto depresso. La cripta ha quattro possenti colonne centrali, che quasi continuano i pilastroni della chiesa superiore, e sedici belle colonne dai capitelli classicheggianti o bizantini. Nei dintorni di Manfredonia è anche la chiesa di S. Leonardo, già annessa - e quasi contemporanea - a un'abbazia fondata nei primi del sec. XII da cavalieri dell'Ordine Teutonico (secondo il Bertaux). Per quanto in rovina è ancora ben visibile la salda architettura romanico-pugliese, non senza influenze orientali nelle tre navate conchiuse da absidi semicircolari e coronate da una cupoletta a tamburo ottagonale. I rifacimenti secenteschi non hanno totalmente sommerso nella facciata le larghe lesene, gli archetti e un grazioso rosoncino; nella fiancata sinistra, tutto onusto di rilievi, un grandioso portale che presenta armonicamente fusi i modi strutturali e decorativi proprî del romanico pugliese e abruzzese, non senza influssi oltramontani. Fra le sculture notevoli i bassorilievi dei capitelli (Balaam e il suo asino, l'Arrivo dei Re Magi) e quelli della lunetta (Cristo benedicente in una mandorla sostenuta da due angeli), forse del medesimo artista abruzzese che operò nelle lunette dei portali di S. Clemente a Casauria.

Storia. - Quando Siponto, la città greca conquistata (289 a. C). dai Romani, poi abbandonata per incursioni saracene e per le paludi, fu diroccata dai terremoti, Manfredi volle costruita la nuova città in luogo più alto e più salubre. La costruzione fu da Manfredi affidata al congiunto Manfredo Maletta. Il nuovo vescovo vi fece solenne ingresso nel 1258, e Manfredonia ebbe diritti e titoli dell'antico arcivescovato di Siponto. Carlo I d'Angiò completò le difese di Manfredonia. Il suo castello resisté alle truppe di O. de Lautrec (1528), ma fu espugnato e rovinato dai Turchi nel 1620, la cui invasione è tuttora ricordata in canti e leggende popolari. Città regia fin dalla fondazione, fu dalla regina Giovanna II infeudata a Muzio Attendolo Sforza. Il suo porto, poco profondo ma abbastanza sicuro, fu emporio soprattutto di esportazione di grano della Capitanata durante il periodo angioino e durazzesco; ma non ebbe mai l'importanza dei porti di Barletta, Bari, Brindisi e Otranto, forse perché all'intorno v'erano larghe plaghe a pascolo e terreni rimasti incolti e deserti per lunghi secoli, paludosi e malarici, e perché la città e il golfo erano come sbarrati dall'immane muraglia rocciosa del Gargano. Decadde poi a porto di secondo ordine di pesca e di cabotaggio. Solo negli ultimi tempi, per la costruzione della ferrovia, per lo sterramento del fondo del porto, per la costruzione del lungo molo che protegge a levante dal borea e per altri lavori, quel peso di cose morte va a mano a mano attenuandosi.

Bibl.: F. Gregorovius, Nelle Puglie, trad. ital., Firenze 1882, pp. 161-194; J. Ross, La terra di Manfredi, trad. ital., Trani 1899; A. Avena, Monumenti dell'Italia meridionale, Roma 1902, p. 200 segg.; Moretti, Siponto e Manfredonia, nella Capitanata del Pensa, Cerignola 1903; É. Bertaux, L'art dans l'Italie méridionale, Parigi 1904; A. Beltramelli, Il Gargano, Bergamo 1907; F. Lenormant, Nella Puglia dauna, trad. ital., Martina Franca 1917; C. Bertacchi, Puglie, Torino 1926 e 1931, pp. 142-44; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927; M. Bellucci, Manfredonia e le sue vicende, in Popolo nuovo, Foggia, n. 18, 2 maggio 1932.

Vedi anche
Gargano Promontorio nella parte orientale della prov. di Foggia, il cosiddetto sperone d’Italia. È allungato per 70 km da E a O, e copre una superficie di oltre 2000 km2 con due ampie lagune a N (laghi di Varano e di Lesina), separate tra loro dal Monte d’Elio (260 m). È costituito da terreni calcareo-marnosi ... Siponto (gr. Σιποῦς) Antica città costiera della Daunia, nei pressi di Manfredonia, divenuta colonia romana nel 194 a.C. Della città romana sono stati identificati il perimetro della cinta muraria, il luogo ove sorgeva l’anfiteatro, il tracciato di una strada e i resti di un edificio termale. Probabilmente la ... Giovanna I d'Angiò regina di Napoli Giovanna I d'Angiò regina di Napoli. - Figlia (Napoli 1326 - Muro Lucano 1382) di Carlo duca di Calabria e di Margherita di Valois; alla morte del padre (1328) divenuta erede della Corona angioina, sposò nel 1343, Andrea, secondogenito di Caroberto d'Ungheria. Incoronata nel 1343, volle regnare da sola, ... Manfrédi re di Sicilia Manfrédi re di Sicilia. - Figlio naturale (n. 1232 - m. Benevento 1266) dell'imperatore Federico II e di Bianca Lancia, poi legittimato. Alla morte di Federico (1250) divenne reggente per l'imperatore Corrado IV (1228-1254), suo fratellastro; nel 1258 scavalcò i diritti del nipote Corradino e si fece ...
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  • Manfredonia
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    Comune della prov. di Foggia (352 km2 con 57.140 ab. nel 2008), situato sul golfo omonimo, ai piedi del Gargano. Il territorio comunale si estende dalle pendici garganiche al piano, dove sono sorti vari centri rurali e, sulla costa, dove si trova il centro balneare di Siponto, verso il quale è rivolta ...
Vocabolario
sipontino
sipontino agg. e s. m. (f. -a) [dal nome di Siponto: v. la voce prec.], letter. – Appartenente, relativo a Manfredonia, cittadina pugliese in provincia di Foggia, sul golfo omonimo, ai piedi del Gargano, sorta nel Medioevo presso l’antica...
vòrla
vorla vòrla s. f. [etimologia incerta]. – Attrezzo da pesca costituito da fascine di rami sempreverdi, particolarm. usato nel Golfo di Manfredonia: calato in mare nei mesi di marzo, aprile e maggio, attrae le seppie che vi depongono le...
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