MANCIURIA (XXII, p. 88; App. I, p. 816; II, 11, p. 257)
Nel novembre 1948, dopo più di un anno di aspri combattimenti con le truppe del Kuomintang, i comunisti cinesi, ormai padroni di tutta la M., v'instaurarono un'amministrazione militare. Dopo la proclamazione della Repubblica popolare a Pechino il 10 ottobre 1949, essendo la Cina stata divisa in grandi regioni amministrative dotate di ampia autonomia, la M. costituì la Regione del Nord-Est e fu affidata ad un membro della vecchia guardia comunista cinese, Kao Kang, che ebbe titolo di presidente del Comitato amministrativo della Regione del Nord-Est.
In M. era concentrata allora gran parte dell'industria pesante cinese. Questa era stata creata dai Giapponesi intorno al bacino carbonifero di Fushun e, dopo la resa giapponese, confiscata dal Kuomintang. I comunisti non ebbero perciò difficoltà a nazionalizzarla. Sotto Kao Kang, lo sviluppo industriale della M. (anche perché gli impianti trasferiti in territorio sovietico alla fine della guerra erano stati restituiti nel 1950) ebbe grande impulso. Ma il Comitato Centrale del P.C.C., preoccupato della tendenza di Kao Kang ad esercitare il potere in modo sempre più autonomo, lo condannò solennemente nel marzo 1955 per settarismo e attività scissionistica, destituendolo dall'incarico, in seguito al che Kao Kang, che molti consideravano il delfino di Mao, si uccise.
Con la Costituzione, approvata nel settembre 1954, le grandi regioni vennero abolite, ed il loro territorio suddiviso in province dipendenti direttamente dal centro, ad eccezione di piccoli distretti autonomi (chou) abitati da minoranze etniche. La M. fu divisa nelle tre province di Heilungchiang (capitale Harbin), Chilin (comprendente un chou coreano, capitale Ch'angch'un), e Liaoning (capitale Shenyang, ex Mukden), con complessivi 41.732.529 ab. nel 1953 (46.893.351 se compreso lo Jehol). Tra le città superano un milione di ab. (1953) Shenyang (= Mukden), che con 2.299.900 ab. è la quarta città della Cina, e Pinchiang (= Harbin) con 1.163.000 ab. Segue Talien (= Dairen) con 766.400 ab. (secondo una valutazione in cui veniva considerata insieme al vicino Port Arthur, restituito dall'URSS nel 1955 alla piena sovranità cinese, nel 1950 raggiungeva 1.054.000 ab.).
La M. è ancora oggi (1958) la regione più industrializzata della Cina, per quanto dopo la riorganizzazione del 1954 lo sviluppo industriale della M. sia proceduto con un ritmo meno intenso che nel periodo 1950-53, prevalendo nella politica economica cinese la tendenza alla creazione di più zone industriali sparse nel paese e alla valorizzazione delle regioni interne. Secondo valutazioni che risalgono al 1951, la M. produce l'80% dell'energia elettrica, il 50% del carbon fossile e il 90% dell'acciaio disponibile in Cina. I maggiori impianti siderurgici si trovano ad Anshan (nel 1957 produssero da soli il 70% di tutto l'acciaio fabbricato in Cina; 4.200.000 t nel 1958 contro le 840.000 nel 1943). L'industria meccanica è tuttora fiorente a Pinchiang (materiale elettrico), a Ch'angch'un (industrie automobilistiche), a Shenyang (produzione di macchinarî industriali), a Talien (cantieri navali, officine per la costruzione di materiale ferroviario, macchine agricole). Fondamentali produzioni agricole restano il frumento (7.700.000 q, media 1948-52), il riso (6.800.000 q, media 1948-52), il mais (41.900.000 q nel 1952), la soia (36.500.000 q nel 1953), il kaoliang.
Bibl.: Chao K. C., The government and economy of Manchuria, in Far Eastern Survey, I, vol. XXII, n. 13, dic. 1953, p. 169; II, vol. XXIII, n. 1, genn. 1954, p. 9; Kao Kang, La reconstruction économique du Nord-Est de la Chine, Pechino 1950; W. W. Rostow, The prospects for communist China, New York 1954; Th. Shabad, China's changing map, New York 1956; Shih I-yuan, China's administrative division, in People's China, 1954, n. 1, p. 14; Wang Chung-Heng, A simple geography of China, Pechino 1959.