MALVEZZI
Nobile famiglia bolognese. Antichi scrittori la fanno originaria della Germania; è ricordata in Italia dal principio del sec. XII e ben presto si ramificò e prosperò in parecchie città dell'Italia settentrionale, specie in Brescia, Mantova, Padova, Modena e Reggio. Il centro principale fu in ogni tempo Bologna, ove la famiglia assunse un posto preminente nella parte dei Geremei, e poi del popolo o della Chiesa, sino a che nella seconda metà del sec. XV si unì ai Bentivoglio coi quali, può dirsi, governò la città. Le reciproche gelosie e il desiderio di preminenza portarono alla congiura dei M. (1488) contro Giovanni II Bentivoglio, che, scoperta, fu causa della cacciata della famiglia da Bologna. Espulsi i Bentivoglio nel 1506, M. rientrarono in città, al seguito di papa Giulio II, e fra i più grandi onori vi rimasero nei loro varî rami.
La famiglia diede uomini d'arme, quali Giuliano (morto nel 1326), capitano generale della repubblica di Pisa, Gaspero, che combatté (1446) per la repubblica veneta, Lodovico (sec. XV), generale di re Ferdinando di Napoli, Lucio, celebre condottiero, poi Piriteo, Ercole, Pirro che partecipò alla battaglia di Lepanto, Camillo, ecc.; letterati, quali Trollo (sec. XV), giureconsulto e canonista, Pirro (1540-1603), storico, diplomatico, scrittore, Virgilio (1595-1653), erudito, letterato, poeta; ambasciatori e uomini di stato; magistrati che in città e fuori occuparono alte cariche; professori all'università di Bologna, quali Francesco di Giovanni e Francesco di Giovanbattista nel sec. XV; Giulio, Roberto e Camillo nel sec. XVII; altro Camillo e mons. Floriano nel sec. XVIII. Nel sec. XIX i M. ebbero alte benemerenze per la cultura (salotto di Teresa Carniani Malvezzi). Giovanni (1819-1892) nel 1848-49 come comandante della Civica e nel 1859 come membro della giunta provvisoria, che decretò l'annessione al Piemonte, lasciò una notevole impronta nella storia del Risorgimento; il figlio Nerio (1856-1929) fu apprezzato scrittore di storia e di politica e partecipò alla vita pubblica come deputato, senatore e ministro dell'Agricoltura nel secondo gabinetto Fortis (1905-1906). Della famiglia esistono ancora i rami Malvezzi-Campeggi, rappresentato in Bologna da Camillo; e Malvezzi de' Medici rappresentato in Firenze da Aldobrandino.
Bibl.: P. S. Dolfi, Cronologia delle famiglie nobili di Bologna, Bologna 1670, p. 490 seg.; Memorie d'alcuni uomini illustri della famiglia M., Bologna 1770; Memorie di alcune nobilissime donne maritate nella famiglia M., Bologna 1772; G. Fantuzzi, Scrittori bol., V, p. 169 seg.; G. Giordani, Ric. storici della famiglia M. (con bibliografia), Bologna 1869; G. Fornasini, Note storiche e geneal. della fam. M., ivi 1927; L. Rava, Nerio M. de Medici. Comemmor., Imola 1929.