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MALTAYA

di G. Furlani - Enciclopedia dell' Arte Antica (1961)
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MALTAYA

G. Furlani

Località dell'Iraq. Su una parete di roccia, a N dell'antica Ninive, sono quattro rilievi, ciascuno dei quali misura in lunghezza m3,so e rappresenta sette divinità assire poste sulla schiena dei loro animali sacri; sono tutte in piedi tranne la dea che è la seconda divinità della fila; essa sta seduta su un trono con schienale alto e poggiante sopra una specie di pedana, la quale è portata dal dorso dell'animale. Tutte le divinità sono volte verso sinistra ed adorate dal re assiro raffigurato in piedi, sia a sinistra che a destra delle file. Il dio Adad (v. hadad) sta sopra una coppia di animali (tori); tutti gli dèi portano lunghi mantelli, hanno in capo un'alta tiara cilindrica, con molte paia di corna ed una palla in cima; nelle mani portano il bastone di comando e il cerchio, o la hàrpe o la folgore, e la mano destra è talvolta levata in atto di protezione; le barbe sono prolisse e fortemente stilizzate.

Il re tiene in una mano lo scettro in forma di mazza, e solleva l'altra nel gesto di adorazione; la sua tiara è alquanto alta, diversa da quella degli dèi, poiché ha la forma di un cono tagliato e finisce sopra in una punta.

I rilievi risalgono al VII sec. a. C. circa.

Bibl.: Fr. Thureau-Dangin, Les sculptures rupestres de Maltaï, in Revue d'assyriologie, XXI, 1924, p. 185 s.; W. Bachmann, Felsreliefs in Assyria, Bawian, Maltai und Gunduk, Lipsia 1927.

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