malpractice
s. f. inv. Negligenza, imperizia professionale, malversazione.
• l’aspetto che emerge con più prepotenza è proprio il «raddoppio» in un anno delle segnalazioni relative alla difficoltà d’accesso ai servizi [...]. Un dato che mette quasi in secondo piano le segnalazioni di presunta malpractice, comunque in cima alla lista e in crescita dello 0,5% rispetto al 2009. (Sara Todaro, Sole 24 Ore, 11 novembre 2011, p. 35) • Con l’emissione di questa sentenza choc, che cambia un ventennio di giurisprudenza italiana, le toghe milanesi rivoluzionano il sistema della responsabilità civile da «malpractice medica» a seguito della legge Balduzzi del 2012. E alleggeriscono i rischi gravanti su centinaia di migliaia di dottori. Che così facendo, saranno quasi legittimati all’errore. (Federico Colosimo, Giornale d’Italia, 14 ottobre 2014, p. 4, Attualità) • Il disegno di legge sulla responsabilità dei medici approvato in via definitiva dalla Camera martedì 28 febbraio da un lato si inserisce nelle norme per garantire il diritto alla salute e dall’altro mira ad arginare la medicina difensiva, l’atteggiamento che spinge il medico a preoccuparsi di difendersi da eventuali accuse di malpractice (quindi moltiplicando analisi ed esami anche non necessari) più che garantire il bene del singolo paziente. (Enrico Negrotti, Avvenire, 2 marzo 2017, p. 16, èVita).
- Espressione ingl. composta dal prefisso mal- ‘cattivo’ e dal s. practice ‘pratica, professione, prassi’.
- Già attestato nella Stampa del 21 agosto 1977, p. 11, Dall’Interno (Ezio Giacobini).