MALMAISON (A. T., 30-31)
Castello che sorge su un'altura a circa 1 km. dalla riva sinistra della Senna . presso l'abitato di Rueil, che dista 13 km., NO., da Parigi; costruito nella seconda metà del sec. XVIII, fu acquistato nel 1798 da Giuseppina Beauharnais, moglie di Napoleone. Già senza carattere monumentale, fu modificato dal 1800 in poi dagli architetti ufficiali Ch. Percier e P.-F.-L. Fontaine, che vi aggiunsero le due ali e ne rimaneggiarono completamente l'interno.
Esso è, con gli appartamenti del Grand Trianon e di Fontainebleau, il museo più significativo per l'arte del Consolato e del Primo impero. Il carattere militare di questo stile è particolarmente palese nella sala del Consiglio, arredata come una tenda con legni a forma di lancia; quello pompeiano si afferma nella sala da pranzo con le danzatrici di Ercolano dipinte dal Laffillée e ridipinte dal Jambon, e già si percepisce il carattere romantico nel salone di ricevimento decorato con soggetti ispirati alla poesia di Ossian e alle ballate allora in voga. Oggetti rinvenuti negli scavi di Ercolano e di Pompei, conservati e classificati da A. Lenoir, stanno accanto a quadri italiani, a sculture di F.-J. Bosio, di A.-D. Chaudet, del Canova, ai dipinti di A.-L. Girodet, di F. Gérard, di P.-J. Redouté e specialmente di P.-P. Prud'hon, familiari della casa. Il gusto del gotico romantico si vedeva nel parco, oggi molto ristretto, ma che costituiva già un immenso giardino all'inglese, ove Giuseppina fece trasportare le rovine gotiche del portale dei Grands Carmes di Metz e piantare dei salici nel Giardino d'Amore che circondava lo stagno. Alla fine del sec. XIX la generosità del ricco finanziere D.-I. Osiris ha permesso la progressiva ricostituzione di questo meraviglioso insieme che consente di ricostruire. se non nell'architettura, per lo meno nell'arredamento e nei prodotti dell'arte decorativa, tutta un'epoca.
Bibl.: F. Masson, Joséphine Impératrice et Reine, Parigi 1899; Ajalbert e Dumonthier, Hist. et guide illustré du Château de Malmaison, Versailles s. a.; Bourguignon, M., Parigi s.a.