MALLO
. Antica città della Cilicia piana, posta quasi alla foce del fiume Pyramus (oggi Ceyhan). Una tradizione ne attribuiva la fondazione ai due indovini Anfiloco e Mopso, reduci dalla guerra di Troia. I due fondatori venuti poi in discordia tra loro si sarebbero uccisi l'un l'altro. Il luogo della città non è stato sicuramente identificato, ma può ritenersi che la città fosse un po' distante dal mare, là dove nel Pyramus confluiva il Kermalas (moderno Hurman-su). La città fece parte dell'impero persiano, pur avendo il diritto di coniare una sua moneta. La città è spesso ricordata nella narrazione delle vicende del periodo dei diadochi. Mallo non divenne romana se non dopo le vittorie di Lucullo su Tigrane e di Pompeo contro Mitridate e contro i pirati; Pompeo concentrò anzi in Mallo i sottomessi durante la guerra coi pirati. Ebbe di nuovo dai Romani facoltà di batter moneta. Si riteneva fosse stata elevata al grado di colonia da Decio, ma un'iscrizione di Miseno mostra che per lo meno già dal tempo di Severo Alessandro M. si denominava splendidissima colonia. Molto celebrato era il suo santuario di Anfiloco. In età cristiana fu sede di vescovato.
Bibl.: W. M. Ramsay, Historical Geography of Asia Minor, Londra 1890, p. 385; R. Heberdey e A. Wilhelm, in Denkmäler der Akad. Wien, XLIV, p. 18; Corpus Inscr. Lat., III, pp. 2225, 2316; Imhoof-Blumer, in Annales de numismatique, 1883, p. 89; Catalogue of Coins of the Brit. Mus., Cilicia, p. cxvii; R. Monterde, in Syria, III (19217, p. 170.