MÀLLIA
(App. I, p. 815)
Il palazzo minoico di M., sulla costa settentrionale di Creta, a circa 35 km a est di Iraklion, terzo palazzo scoperto, dopo quelli di Cnosso e di Festo e prima dei palazzi di Zakro e di Kudonia, è dal 1920 oggetto di scavi condotti dall'Ecole française di Atene. Finora sono stati scavati, oltre al palazzo che presenta resti di periodo protopalaziale e neopalaziale, una serie notevole di 7 quartieri di abitazioni − databili tutti tra Medio Minoico e Tardo Minoico iii B − e varie necropoli, soprattutto protopalaziali.
Tra i quartieri di abitazioni spicca per importanza e ampiezza il Quartier Mu, che J.-C. Poursat ha iniziato a esplorare nel 1966; lo scavo prosegue ancora oggi. Questo vasto insieme di costruzioni, distrutte da un violento terremoto alla fine del Medio Minoico ii B, è l'edificio protopalaziale più grande e, forse, meglio conservato rinvenuto a Creta. Il corredo ritrovatovi è ricchissimo: migliaia di vasi di argilla interi, centinaia di vasi di pietra, decine di oggetti di bronzo e di oro, documenti di archivio in geroglifico, gioielli, stucchi, oggetti votivi. La presenza intorno al Quartier Mu di varie botteghe artigianali, dove si fabbricavano sigilli, vasi e tessuti, e si lavorava il bronzo, fa pensare a un insieme dotato di una certa autonomia economica, ipotesi che verrebbe confermata dall'esistenza di documenti di archivio. Questa autonomia potrebbe essere legata al carattere culturale delle costruzioni del Quartier Mu, provato dagli abbondanti reperti votivi e dalle varie parti dell'edificio di chiara matrice religiosa come, per es., il ''bagno lustrale'' e il santuario con l'altare.
Lo scavo delle necropoli è stato in parte deludente perché il vasto ossario di Chrysolakkos era stato in parte già saccheggiato dai clandestini. Ciò nonostante, lo scavo ha dato il più famoso gioiello minoico che esista: le api, la cui fabbricazione risale senz'altro all'inizio del 2° millennio a.C. Ma oltre a queste sepolture principesche, sono stati scoperti anche i cosiddetti ''carnai'', specie di tombe collettive per i poveri: in grandi crepacci naturali, tra le rocce che fiancheggiano il litorale di M., venivano gettati gli abitanti poveri della città, accompagnati da un corredo estremamente umile e poi ricoperti di un sottile strato di terra. Finora sono stati scavati tre di questi carnai ed un quarto è stato individuato. Le necropoli corrispondenti al periodo neopalaziale non sono state ancora rintracciate. Vedi tav. f.t.
Bibl.: Un ottimo panorama dei problemi legati alla storia del sito e degli scavi di M. è fornito da H. van Effenterre, Le palais de Mallia et la Cité minoenne, 2 voll., Roma 1980; v. anche creta, in questa Appendice.