Uno degli artefici della grandezza cartaginese, diresse (verso la metà del sec. 6º a. C.) la guerra contro i Libî, poi in Sicilia (che conquistò in gran parte) e verso il 540 in Sardegna dove subì invece una memorabile sconfitta, perdendo quasi tutto l'esercito. Condannato all'esilio per la sconfitta subita, rientrò in Cartagine con la forza, ma poi, sospettato di aspirare al regno, fu giustiziato.