Figlio (Rimini 1299 - ivi 1364) di Pandolfo I. Aiutò dapprima il cugino Ferrandino a liberarsi da Ramberto figlio di Gianciotto, che aveva occupato Rimini. Poi appoggiandosi a Bertrando del Poggetto, assieme al fratello Galeotto, spodestato Ferrandino, ottenne il dominio a vita della città di Rimini e una radicale modificazione degli statuti del comune (1334). La Chiesa gli oppose allora Ferrandino Novello, nipote dello spodestato, e poi i conti di Montefeltro. La guerra finì con la pace di Urbino (1343). Ma M. continuò la sua politica di espansione sempre condividendo il potere con il fratello Galeotto, che gli sopravvisse di oltre venti anni.