MAL PERFORANTE
. Processo ulcerativo con scarsissima tendenza alla guarigione spontanea, che ha sede per lo più sulla superficie plantare del piede (mal perforante plantare), in corrispondenza dei punti di appoggio al suolo; spesso l'affezione è bilaterale e simmetrica. La superficie ulcerata, sanguinante o secernente pus, talora fetido, è di forma tondeggiante, a margini ispessiti, circondata da un tratto di pelle priva di sensibilità dolorifica. L'ulcera dalla superficie penetra sempre più profondamente fino a raggiungere il piano osseo; ha decorso lento, ma progressivo. Se cicatrizza, tende a riformarsi; può complicarsi con processi acuti (erisipela, linfangite, suppurazioni). La malattia è propria degli adulti e dei vecchi. L'importanza delle cause meccaniche è subordinata a quella dei momenti causali principali, rappresentati dalle alterazioni nutritive dei tessuti che si ordiscono per gravi malattie del sistema nervoso: da ciò il nome di ulceri trofo-neurotiche.
La malattia fondamentale che dà luogo al mal perforante è per lo più la tabe; altre volte la siringomielia, la spina bifida, oppure si tratta di altre malattie croniche del midollo spinale che s'accompagnano a disordini della sensibilità (tumori, mieliti) o di lesioni dei nervi periferici (ferite, neuriti). Il mal perforante plantare fu osservato anche nel diabete e, abbastanza spesso, nella lebbra. Sotto il nome di mal perforante buccale s'indicano disturbi trofici a carico dell'osso mascellare e della mandibola (caduta dei denti, alterazioni delle arcate gengivali, mortificazione dell'osso con eliminazione dei frammentì, perforazioni fra cavo orale, fosse nasali e seni) che s'incontrano per lo più in ammalati di tabe. L'esistenza di un mal perforante palmare non è comprovata: furono indicate con questo termine alterazioni trofoneurotiche diverse, consecutive a lesioni nervose periferiche, alla siringomielia, alla lebbra.