MAHĀYĀNA (in sanscr. "grande veicolo")
Si designa con questo nome, in contrapposizione a Hīnayāna ("piccolo veicolo") la scuola o indirizzo buddhistico sorto nel Kashmir intorno all'epoca del re Kaniṣka (v.) e diffusosi nelle regioni a N. dell'India che rappresenta nel suo complesso un'evoluzione del primitivo contenuto filosofico e religioso del buddhismo. Al centro del sistema mahāyānico è la dottrina sulla carriera del futuro Buddha, che Nāgārjuna (fine del sec. II a. C.) disciplinò raccogliendone in un sistema le norme. Deificazione del Tathāgata, culto dei Bodhisattva (v.), aspirazione alla dignità di Buddha, devozione (bhakti), remissione dei peccati, sono altrettante caratteristiche del nuovo metodo di liberazione, di cui i testi della Prajñāpāramitā o "intuizione perfetta" espongono i principi teoretici; appartengono al Mahāyāna le scuole filosofiche dei Mādhyamika o "seguaci della dottrina mediana" e degli Yogācāra o "osservanti dello Yoga", altrimenti detti Vijñānavādin "idealisti".
Bibl.: G. Tucci, il Buddhismo, Foligno 1926, p. 193 segg.