Magra (Macra)
Fiume della Toscana nord-occidentale; nasce dal monte Borgognone, circa 7 Km a sud-est del passo della Cisa e, dopo un corso di 62 Km, si getta nel Tirreno a sud del promontorio della Punta Bianca, nel settore orientale del golfo di La Spezia. Limite tra Liguria ed Etruria nella suddivisione augustea, segna con il suo tratto inferiore, che amministrativamente appartiene alla Liguria, il confine storico tra questa e la Toscana.
Come linea di confine tra le due regioni è nominato in Pd IX 89, ove Folco di Marsiglia, nella descrizione della sua terra di origine, dice: Di quella valle fu' io litorano / tra Ebro e Macra, che per cammin corto / parte lo Genovese dal Toscano.
Alcuni commentatori, tra i quali il Mattalia, intendono cammin corto riferito a tutto il fiume, a indicare la brevità del suo corso. Ma, come rileva il Bassermann (Orme 349), non si può considerare breve un corso di oltre 60 Km in una situazione idrografica quale quella della regione italiana, " ricca di brevi fiumi costieri "; per cammin corto si deve quindi intendere, e concordano in ciò anche il Revelli (Italia 98) e il Mazzini, " per un breve tratto ", e cioè l'ultimo tratto del fiume, quello che anche nel sec. XIV segnava il confine tra le due regioni. Aggiunge il Bassermann, a sostegno della sua tesi: " I Genovesi avevano bensì preso possesso di Lerici. Ma a questi uomini di mare soltanto la costa importava. Verso terra la loro signoria mai si estese allora di là dalla Vara, e questa sbocca nella Magra solo poco prima di entrare nella pianura costiera. Perciò soltanto nel suo corso più basso, colà ove essa scorre lungo i monti di Lerici, può la Magra essere designata come fiume limitrofo fra Genova e Toscana ".
Per la zona circostante il fiume, che D. ricorda due volte, v. VAL DI MAGRA.
Bibl. - U. Mazzini, Valdimagra e la M., in D. e la Lunigiana, Milano 1909, 91-105 (rec. di F. Maggini, in " Bull. " XVI [1909] 251).